Sveglia presto e grande entusiasmo: oggi è la giornata della Glacier Lagoon!

La guesthouse dove abbiamo trascorso la notte proponeva la colazione in un’altra struttura affiliata dalle 8.30, decidiamo quindi di partire prima e di fermarci nella zona dove pernotteremo la notte successiva. Il Thorbergur Center è un museo ospitato in una curiosa struttura costruita con la forma di una fila di libri; al suo interno c’è un ristorante dove abbiamo trovato una buona colazione a buffet.

Il cielo è finalmente sereno e, dopo aver apprezzato le fotografie naturalistiche esposte nel centro, proseguiamo verso la Glacier Lagoon.

Questo luogo bellissimo e surreale al tempo stesso non esisteva fino ad un secolo fa, essendosi formato negli ultimi 80 anni in seguito al rapido scioglimento del vicino ghiacciaio.

Da casa avevamo prenotato un tour nella laguna per metà mattina, scelta felicissima in quanto possiamo ammirare da vicino gli iceberg e ascoltare dalla guida la storia sulla formazione di questo luogo.

foto illustrativa
Glacier Lagoon

 

Finito il tour proseguiamo a piedi verso la vicina Diamond Beach, dove i residui più piccoli degli iceberg spinti a riva dalle onde fanno sì che queste sculture di ghiaccio siano delle opere d’arte sempre nuove e sempre diverse a seconda della luce del giorno.

Ancora increduli per quello che abbiamo visto risaliamo in auto e ci dirigiamo verso la Fjallsarlon Lagoon, un posto simile ma meno famoso e meno frequentato.

Qui però riusciamo ad apprezzare da più vicino la lingua di ghiaccio che arriva a valle, in quanto le dimensioni della zona sono più contenute rispetto alla precedente.

foto illustrativa
Fjallsarlon Lagoon

 

Volendo è possibile fare diversi tour organizzati anche in questa laguna. Per noi era incredibile non aver ancora visto una goccia di pioggia e così decidiamo di continuare verso la meta del pomeriggio: il Parco Nazionale dello Skaftafell. Qui ci rendiamo conto di essere definitivamente arrivati nell’Islanda più turistica e meno selvaggia: un grande centro visitatori ci accoglie, con numerosissime possibilità di effettuare escursioni organizzate. Noi approfittiamo del ristorante interno per il pranzo, prima di partire per le due camminate che avevamo scelto.

La prima era un facile sentiero di circa 2 km fino alla lingua del ghiacciaio Skaftafellsjokull, assolutamente spettacolare! Si può anche raggiungere il ghiaccio con un po’ di attenzione, ma decidiamo di non avventurarci sul crinale senza una guida.

Rientrati al centro visitatori proseguiamo verso la cascata di Svartifoss. Il sentiero è questa volta più lungo, circa 3 km, e più impegnativo in quanto caratterizzato da diversi sali scendi, alcuni molto ripidi. Una volta superata la prima salita riusciamo a vederla in lontananza, tanto bella quanto cupa: Svartifoss infatti è una cascata circondata da scure colonne di basalto esagonali che creano un anfiteatro naturale alquanto originale.

Una volta raggiunta ci sono diversi punti panoramici da cui ammirarla, si può anche proseguire lungo la rete di sentieri della zona per ulteriori prospettive.

foto illustrativa
Svartifoss

 

Questo Parco Nazionale offre infatti tantissime possibilità per chi ama il trekking; un altro sentiero sicuramente molto bello permette di ammirare la lingua del ghiacciaio dall’alto.

Noi ci siamo accontentati delle due mete principali e più accessibili, semplici ma comunque molto belle!

Torniamo indietro verso la nostra guesthouse, volutamente scelta in quella posizione ad est per permetterci diversi passaggi alla Glacier Lagoon, dove infatti ci fermiamo anche nel viaggio di rientro. Questa volta prima del ponte saliamo sulla collina che si trova dalla parte opposta rispetto alla zona che avevamo visitato in mattinata. Qui ci fermiamo ad ammirare dall’alto gli iceberg, con il cielo che nel frattempo si è annuvolato. Il tramonto spettacolare non era quindi in programma, tuttavia questo luogo è veramente suggestivo con qualsiasi luce e a qualsiasi ora del giorno.

Rientriamo alla guesthouse, dove ci accoglie una ragazza gentilissima e decidiamo quindi di dare fiducia alla struttura anche per la cena: gustiamo dei buonissimi piatti a base di carne per finire in bellezza una giornata magica.

Questo articolo ha 2 commenti

  1. Claudia

    L’Islanda è una delle mie mete nella mia wishlist. Il fascino e della bellezza della Glacier Lagoon sono davvero surreali ????

    1. Giulia

      Ciao Claudia! Io se potessi mi trasferirei immediatamente in Islanda! è una terra davvero straordinaria dai colori meravigliosi!

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