Oggi vi porto a conoscere il Fontanone di Goriuda. Ci addentreremo in mezzo alla natura, per scoprire una cascata naturale nascosta nel Parco Naturale delle Prealpi Giulie, in Friuli Venezia Giulia.
Chi mi conosce sa quanto io ami l’Islanda e la sua natura incontaminata e, quando ho scoperta che a un’ora e mezza da casa avrei potuto ammirare una cascata che ricorda in modo impressionante l’imponente cascata islandese “Seljalandsfoss“, non potevo fare a meno di andare a vederla con i miei occhi.
Ciao, sono Giulia Bean e questo è il mio blog in cui scrivo di Stati Uniti e Islanda, ma anche di borghi fantasma, mete Far West e viaggi pet friendly!
Durante gli on the road organizzati con il mio socio occulto ho imparato sempre qualcosa di nuovo.
Per esempio che se non fossi mai stata in Islanda, non mii sarei accorta dell’enorme somiglianza che il Fontanone di Goriuda ha con una delle più iconiche cascate nordiche!
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Indice
Il Fontanone di Goriuda o “Cascata del Sole”
Si tratta di una cascata che sgorga dal fianco italiano del Monte Canin e con un salto di circa 80 m si getta in un laghetto verde dalla forma circolare posto alla base del versante.
Da qui le acque continuano con piccoli balzi il loro percorso per fluire nel torrente Raccolana.
La particolarità di questa cascata, oltre alla sua maestosità, è la presenza di una cavità “nascosta” che si intravede dietro il fluire dell’acqua.
Nei giorni di sole, si può apprezzare la spettacolare vista sulla Val Raccolana e sulla catena del Montasio e del Cimone, visti attraverso la colonna d’acqua che va a infrangersi nel laghetto.
Con l’appellativo di “Cascata del Sole” viene indicato il tratto terminale della imponente cascata d’acqua che fuoriesce dal Fontanone di Goriuda. Le acque scorrono lungo un torrente all’interno della grotta del Fontanone, con una temperatura per lo più costante tutto l’anno di circa 5°C; è il punto in cui l’acqua rivede la luce.
Tramite le visite guidate organizzate dal Parco Naturale delle Prealpi Giulie, è possibile entrare nelle grotte del Fontanone di Goriuda, superando con un canotto un lago sotterraneo. Questa particolarità della cascata ha nel tempo alimentato voci e fantasticherie su presenze soprannaturali che vivono all’interno di queste grotte.
La leggenda dell’orco Goriuda
Si narra che un orco di nome Goriuda, con l’aiuto di alcuni piccoli nani, i Goriuz, si divertissero a spaventare gli abitanti della Val Roccolana.
Nascondiglio preferito di questi esseri dispettosi erano le cavità delle rocce e in particolare l’ampia grotta della Cascata del Sole, oggi conosciuta come il Fontanon di Goriuda. Visitarle era proibito perché l’orco le considerava di sua proprietà.
Un giorno, un giovane abitante della vallata, stanco dei continui soprusi, decise di affrontare l’orco, riuscendo a decretare la definitiva fine delle avversità e la dipartita dello spirito fastidioso.
I nani invece rimasero i guardiani della cascata e, anche se l’accesso al Fontanone di Goriuda divenne di pubblico, ancora oggi, prima di poter passarci dietro e fermarsi nella cavità nascosa dall’acqua, qualcuno ancora lascia “un’offerta” ai nani, in segno di gratitudine.
Dove si trova il Fontanone di Goriuda
La cascata è ben visibile dalla strada provinciale in località Pian della Sega, nel comune di Chiusaforte, in provincia di Udine. Ci troviamo nel Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie, a venti chilometri dal confine con la Slovenia. Siamo circondati dalle montagne: da un lato la catena del Canin, dall’altro la catena del Jöf di Montasio, sulla strada che porta alla famosa località sciistica di Selva Nevea.
Lungo la strada troverete delle insegne e, se non siete mai stati in Friuli Venezia Giulia, vi accorgerete che tutti cartelli stradali sono scritti in doppia lingua (italiano e friulano!): “Fontanon di Goriude“
Come raggiungere la cascata
Noi siamo partiti da Portogruaro, entrando in autostrada A4 a Palazzolo dello Stella e uscendo a Gemona-Osoppo. Successivamente abbiamo preso la strada statale 13 in direzione Tarvisio, passando Venzone e Chiusaforte.
Infine abbiamo svoltato a destra in Via Val Raccolana/SP76, attraversando il ponte sul Fella, seguendo le indicazioni per Sella Nevea/Nevee raggiungendo le località di Piani di Qua e Piani di La (non è una battuta, si chiamano proprio così).
L’ingresso della camminata che porta al Fontanone si troverà lungo la strada asfaltata, sulla vostra destra. Non preoccupatevi, sarà ben visibile.
Noi vi consigliamo di lasciare la macchina al parcheggio del ristorante trattoria al Fontanone di Goriuda, che si trova proprio di fronte al sentiero.
La camminata si inoltra nel bosco di faggi per poche centinaia di metri e conduce allo spettacolare Fontanone di Goriuda.
Quando visitare il Fontanone di Goriuda
Qui è bello fermarsi in ogni stagione per ammirare questa impressionante massa d’acqua circondata da un verde intenso in estate e dai caldi colori rossi e gialli della faggeta in autunno.
Anche d’inverno la cascata ci sorprende creando un’inaspettata parete di ghiaccio dalle sfumature bianco-azzurre. Percorrete con lentezza il sentiero: potrete imbattervi in piante dai colori e dalle forme bizzarre o in curiosi animali che amano l’ombra e l’umidità.
Ma, indipendentemente dal quando, ricordatevi che durante la settimana e il sabato mattina, la zona è molto meno frequentata dai turisti.
Piccolo suggerimento: cercate di arrivare prima delle dieci, così la Cascata del Sole sarà tutta per voi!
A seconda del meteo che troverete, lo scenario varierà tantissimo. Noi ci siamo stati in una limpida mattina di fine maggio e una intensa brezza mattutina nebulizzava gli schizzi dell’acqua ad intermittenza, creando delle figure effimere e armoniose.
In pratica ci siamo bagnati!
Cosa vedere nei dintorni del Fontanone di Goriuda
Il Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie
Il Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie è un’area protetta montana che interessa i comuni di Chiusaforte, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta e Venzone in provincia di Udine.
La sua superficie è di circa 10.000 ettari e il punto più alto è rappresentato dalla cima del Monte Canin (2.587 m).
L’Ente Parco ha sede a Prato di Resia, dove si trova un attrezzato Centro Visite e una Foresteria.
L’area è ricca di specificità paesaggistiche, storiche e culturali uniche sul territorio regionale; specie rare, torrenti e cascate in zona Sella Nevea, come Cascata del Cjalderon o cascate di Rio Repepeit e di Cadramazzo, miniere abbandonate e animali al pascolo concorrono a rendere indimenticabile la visita in questi luoghi.
Escursione alla Casera Goriuda
Percorrere la Val Raccolana significa incontrare ambienti naturali estremamente vari e suggestivi, dove all’osservazione della flora e della fauna si aggiunge la possibilità di ammirare alcuni fra i panorami più spettacolari delle Alpi Giulie.
Da Chiusaforte, per raggiungere il punto in cui inizia l’escursione, s’imbocca la Val Raccolana in tutta la sua lunghezza sino a Sella Nevea. Per raggiungere Casera Goriuda attraverso il facile sentiero CAI chiamato “Troi dai sacs”, si segue per il primo tratto il sentiero CAI n. 635 che dalla stazione di partenza della telecabina del Canin raggiunge il rifugio Gilberti.
SENTIERO CASERA GORIUDA
Grado di difficoltà: medio
Tempo di percorrenza: ore 2.00 – 2.30
altitudine: 1.400 mt
Dislivello: 500 m
Periodo consigliato: dalla primavera all’autunno
Punto di partenza: Sella Nevea
Chiusaforte e la ciclabile Alpeadria
Il comune di Chiusaforte è posto a valle di una strozzatura naturale creata dal fiume Fella e fu proprio questa posizione strategica a conferire importanza al paese. Fu costruita una fortezza chiamata “La Chiusa” da cui il nome Chiusaforte, con la quale si imponeva il pagamento di un dazio a chi transitava.
Del comune fa parte anche la Val Raccolana che, estendendosi per 18 Km, comprende numerose località di suggestiva bellezza tra le quali Sella Nevea, via di accesso al comprensorio del Monte Canin.
Inoltre, qui ha sede anche la Mostra Speleologia e Carsismo nell’area del Canin, dedicata ad una delle zone più significative a livello internazionale per i fenomeni carsici, meta di speleologi e ricercatori da tutta Europa.
La ciclovia Alpeadria è un percorso ciclabile di 415 km che collega Salisburgo a Grado. La ex stazione ferroviaria di Chiusaforte è stata trasformata in uno strategico punto di appoggio per chi è di passaggio lungo la ciclabile. Lo stabile infatti, si trova proprio lungo la vecchia linea ferroviaria, oggi riconvertita in pista ciclabile.
Nell’edificio c’è un punto ristoro con bar/ristorante, servizio di riparazione e noleggio biciclette, servizi igienici esterni, libreria e internet point. Noi ci siamo fermati di ritorno dalla visita al Fontanon di Goriuda per fare colazione.
Da qui passa anche la ciclabile di Montasio, l’escursione permanente più lunga della stagione!
Venzone – uno dei Borghi più belli d’Italia
Da visitare in ogni momento dell’anno, Venzone ha vinto il premio di “Borgo più bello d’Italia” nel 2017 ed è stato nominato Borgo dei Borghi nel 2019 dal programma televisivo RAI il Kilimangiaro.
Ma ciò che lo rende unico, e per il quale è famoso, è la sua rievocazione storica organizzata ad ottobre. Di Venzone e di altre occasioni per festeggiare la zucca ne ho scritte nell’articolo Campi di zucche in Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Venzone è una città fortificata ricca di piccole botteghe artigiane, bar e locali dove poter gustare i piatti tipici della tradizione locale, come gnocchi di zucca e il frico (formaggio fuso e patate).
Itinerario dog friendly e conclusioni
Quando si tratta di viaggiare in Italia e in Europa, il nostro amato Codino è sempre con noi. La visita alla cascata è assolutamente dog friendly. Il sentiero che porta allo spettacolare salto acquatico è molto semplice e breve.
Volendo seguire il flusso dell’acqua verso valle, c’è un ulteriore piccolo sentiero che porta a delle cascate secondarie, immerse nel bosco tra faggi e sassi a forma di fiori variopinti.
Anche il passaggio dietro alla cascata è permessa ai cani, ovviamente vanno tenuti sempre al guinzaglio.
Chiusaforte
La nostra giornata poi è proseguita verso Chiusaforte, dove abbiamo fatto colazione alla stazione, come vi ho raccontato sopra, ed è continuata a Portis, una frazione di Venzone, ormai considerata città fantasma.
Portis
A seguito del disastroso terremoto che colpì il Friuli Venezia Giulia nel 1976, il paese fu abbandonato e gli abitanti furono trasferiti in un luogo più geologicamente protetto da frane e smottamenti.
Nel 1981 venne infatti fondata la città di Portis Nuova.
Lungo la strada che attraversa Portis Vecchia è possibile vedere alcune case (messe successivamente in sicurezza) e la chiesa proprio come furono lasciate il giorno del trasferimento.
Venzone
Per visitare questo borgo non è necessario attendere la rievocazione storica che viene organizzata solitamente a ottobre.
Venzone è bella sempre: i nostri amici a 4 zampe sono i benvenuti e una ciotola di acqua fresca è sempre disponibile fuori dai locali. Bellissima la piazza centrale dove spicca la scala del palazzo comunale, o le viuzze tra gli edifici in pietra. Sembra davvero di camminare all’interno di un castello medievale. Per le strade aleggia il profumo di lavanda del negozio di saponeria, o l’aroma del caffè del bar del centro.
Dove trovare parcheggio: è possibile lasciare l’auto in posteggio gratuito fuori dalle mura della città. Le zone disponibili sono sei più una dedicata alle sole biciclette.
Vi lascio la mappa per orientarvi.
San Daniele Del Friuli
La giornata si è conclusa con una meta ideale per gli amanti del prosciutto: San Daniele del Friuli! Oltre alla classica passeggiata per il centro città, fermatevi in uno dei prosciuttifici, o in qualche osteria o “prosciutteria” della città per degustare il loro prodotto tipico: il prosciutto crudo.
Anche in questa circostanza, siamo entrati ovunque tranquillamente con il cane.
Tirando quindi le somme sulla giornata trascorsa a zonzo per il Friuli Venezia Giulia, posso dire che è stata un’esperienza positiva al 100% e super consigliata.
Siete mai stati da queste parti? Oggi vi ho raccontato il nostro itinerario, ma possono essere fatte mille altre deviazioni e fermate. Se vi va di raccontarmi le vostre tappe o se vi servono altre informazioni, suggerimenti o avete qualche curiosità, non esitate a contattatemi!
Tornate a trovarmi nel blog ogni volta avete bisogno di ispirazione e cercatemi su Facebook o Instagram per quattro chiacchiere in real time!
Ciao 4 now!
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