Ciao Mondaioli!
Oggi I Viaggi di Giugliver vi portano alla scoperta delle Isole Bermuda. Ebbene sì, abbiamo attraversato il famoso triangolo e siamo sopravvissuti!
In questo articolo, vi presenterò una serie di idee per sfruttare al meglio il vostro soggiorno in questo arcipelago da sogno!
Ciao, sono Giulia Bean e questo è il mio blog in cui scrivo di Stati Uniti e Islanda, ma anche di borghi fantasma, mete Far West e viaggi pet friendly!
Durante gli on the road organizzati con il mio socio occulto ho imparato sempre qualcosa di nuovo.
Per esempio che sulle Isole Bermuda possono guidare solo i residenti!
Non esistono autonoleggi e i turisti possono spostarsi solamente con i mezzi pubblici, a piedi, con i taxi o noleggiando uno scooter! Il motivo di questa scelta lo trovate a fine articolo!
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Indice
- 1 Dove si trovano le Isole Bermuda
- 2 Come si arriva alle Bermuda?
- 3 Quando si può andare a Bermuda?
- 4 Cosa vedere alle Isole Bermuda
- 5 Dormire e mangiare alle Isole Bermuda
- 6 Moneta locale e souvenir tipici delle Bermuda
- 7 Curiosità e mezzi di trasporto delle Bermuda
- 8 Quanto costa una vacanza alle Bermuda?
- 9 Ma quindi vale la pena visitare le Bermuda?
Dove si trovano le Isole Bermuda
Situate al largo dell’Oceano Atlantico, anche se più vicine alle coste americane, le isole Bermuda sono Territorio d’Oltreoceano Britannico. La capitale è Hamilton e sono un arcipelago di isole, le principali unite tra loro da ponti.
Come si arriva alle Bermuda?
Le Isole sono raggiungibili via mare o via aereo con collegamenti ottimi da New York, dalla Florida e ovviamente da Londra. Il loro nome deriva dall’esploratore Juan Bermúdez che le scoprì agli inizi del 1600.
Quando si può andare a Bermuda?
Grazie all’influsso delle correnti oceaniche calde, alle isole Bermuda il clima è molto mite; le piogge durante l’anno sono abbondanti e alimentano numerose cisterne, che costituiscono l’unico approvvigionamento idrico delle isole perché prive di corsi d’acqua e di sorgenti naturali.
L’isola principale, Gran Bermuda, non è grandissima ma è di una meraviglia sorprendente! L’acqua dell’oceano è di un azzurro che in pochi posti al mondo abbiamo visto uguale.
Noi ci siamo stati ad aprile, periodo di bassa stagione, molto tranquillo, ma per contro l’acqua era un po’ freddina e non tutti gli esercizi commerciali erano aperti.
Cosa vedere alle Isole Bermuda
In questa mappa sono raccolti i punti fondamentali dell’arcipelago che meritano essere visitati. Noi ci soffermeremo solo su quelli che abbiamo avuto il tempo, nella nostra breve permanenza, di poter vedere personalmente.
Le spiagge più belle
Innanzitutto è d’obbligo spostarsi lungo tutta la costa per poter scendere ad ogni accesso spiaggia. Poco prima dell’ingresso è sempre presente un parcheggio gratuito; si prosegue, poi, a piedi lungo i sentieri verso il mare.
Tra le spiagge migliori citiamo:
Tobacco Bay: situata a nord dell’isola, questa zona è famosa per la bellezza dei suoi fondali rocciosi. Un vero paradiso per gli amanti dello snorkeling che potranno ammirare una stupefacente barriera corallina.
St Chaterine’s Beach: stavamo percorrendo la strada lungo mare in scooter, quando ad un tratto ci siamo imbattuti in quello che riteniamo sia lo scatto fotografico più famoso delle Bermuda, che molte riviste turistiche mettono in copertina quando devono catturare l’attenzione del lettore. Il pontile che si trova nei pressi di St. Chaterine’s Beach e il luogo più fotografato dell’isola. Merita venire fin qui solo per vederlo. Questa spiaggia prende il nome dall’omonimo Forte che si trova in questa zona.
Clearwater Beach: se siete disposti ad andare un po’ fuori dai soliti itinerari e godere di una spiaggia relativamente isolata, questo è il posto che fa per voi! Qui ci troviamo nei pressi dell’aeroporto. Questa zona è scelta dai residenti per i picnic del fine settimana.
Elbow Beach: il suo nome deriva dalla sua forma a gomito (elbow) e, nonostante la presenza di tre complessi alberghieri, buona parte della spiaggia è pubblica. Le scogliere fungono da barriere alla brezza dell’oceano e quindi l’acqua qui rimane relativamente calma, rendendola ideale per nuotare. Elbow Beach è anche un ottimo posto per lo snorkeling, per la possibilità di vedere la meravigliosa barriera corallina abbastanza vicino alla riva.
Horseshoe Bay Beach: chiamata così per la sua forma a zoccolo di cavallo, questa è la spiaggia più famosa delle Bermuda. La sua fama è dovuta alle acque cristalline tipiche di questa zona ed alla colorazione rosa della sua sabbia, dovuta alle polveri dei coralli che vivono nei fondali marini.
Qui abbiamo avuto la possibilità di vedere i piovanelli. Vi ricordate il corto della Pixar Piper? Al mattino presto e all’imbrunire la spiagge si popola di questi suoi preziosi ospiti che danzano insieme alle onde, lasciando lungo la riva, miriadi di piccole orme che poi inevitabilmente vengono cancellate dal mare. Davvero rimarrete incantati.
Church Bay: il vero e proprio paradiso dello snorkeling è questo. Si tratta di una piccola insenatura formata da scogliere di corallo e situata a Southampton all’estremità occidentale delle spiagge della costa meridionale. Per raggiungerla occorre scendere lungo una ripida scalinata di legno. Alle sue spalle si trova il Church Bay Park.
L’arsenale Royal Naval Dockyard
Una delle destinazioni più popolari delle Isole Bermuda è lo storico Royal Naval Dockyard nel West End. Il Dockyard ospita un importante porto per navi da crociera e funge da hub per visite turistiche, shopping e ristoranti.
Proprio in quei giorni oltre a noi, ospiti dell’isola, c’erano le imbarcazioni a vela che si preparavano in vista dell’America’s Cup. Assente LunaRossa perché non d’accordo con alcuni punti del regolamento, abbiamo potuto però vedere le regate di allenamento delle altre squadre tra cui quella americana allora campione in carica (Oracle – Team Usa). Il Royal Naval Dockyard era il loro “quartier generale”!
L’isola di Saint George e la chiesa incompiuta
Spostandovi sull’isola di Saint George, troverete una serie di siti storici ed archeologici di grande interesse. Il centro storico dell’omonima città è stato eletto patrimonio dell’UNESCO. La piazza principale è King’s Square. In quest’isola si trova la prima casa in pietra eretta alle Bermuda nel 1620, la più antica chiesa anglicana del nostro emisfero, il Bermuda Trust Museum e la chiesa incompiuta.
Nata per diventare la cattedrale più grande dell’isola, fu divelta durante una forte tempesta e non fu più ricostruita. Oggi è chiusa al pubblico per proteggerla dal vandalismo dei turisti, è quindi possibile fotografarla solo dall’esterno.
Crystal & Fantasy Caves
Un’altra delle tantissime cose che si possono fare alle Isole Bermuda è visitare le grotte naturali: le famose Crystal and Fantasy Caves.
Noi abbiamo esplorato solo la Crystal Cave con visita guidata: meraviglioso il contrasto tra l’azzurro dell’acqua e il bianco calcareo di stalattiti e stalagmiti. Costo d’ingresso 22 $ a testa.
Molto diverse dalle grotte viste a Maiorca (vedi articolo Cosa vedere a Maiorca in 7 giorni).
Dormire e mangiare alle Isole Bermuda
Le Isole Bermuda offrono molti tipi di sistemazioni: alberghi, B&B o casa vacanze. I prezzi per dormire in due, in bassa stagione, oscillano da 140 a 600€ a seconda della zona, della “stellatura” e dai servizi offerti dall’alloggio.
Per mangiare c’è l’imbarazzo della scelta, anche se tutto è molto caro. Al porto troverete anche alcuni ristoranti “italiani”. Attenzione alle fettuccine all’ “Alfredo” che spacciano per nostrane! è pasta che naviga nel formaggio liquido: pesantissima.
Noi alloggiavamo al Royal Palms Hotel che ospita un rinomato e raffinato ristorante molto caro: l’Ascot.
Per fortuna, due volte a settimana, sempre l’Ascot offre un angolo un po’ più informale il “Just 24” dove poter mangiare comunque delle prelibatezze, ad un costo meno “expensive”!
Moneta locale e souvenir tipici delle Bermuda
Le Isole Bermuda hanno la loro valuta, il dollaro bermudiano ed è talmente bello che po’ essere uno dei primi souvenir che suggerirei di mettere in valigia.
Come secondo suggerimento vi propongo un prodotto locale: il profumo Lili Bermuda. Ci sono diverse fragranze che si possono provare direttamente al laboratorio di produzione che si trova sull’isola di St. George. Questo tipico profumo è commercializzato su tutte le isole ma potete trovarlo ad un prezzo più conveniente al duty free dell’aeroporto.
Come terzo souvenir immancabile sono i pantaloncini colorati al ginocchio. Il loro nome (Bermuda) deriva proprio dalla popolarità di questo indumento sull’arcipelago dove viene indossato non soltanto come capo casual, ma anche in occasioni più formali e spesso abbinato anche a giacca e cravatta.
Curiosità e mezzi di trasporto delle Bermuda
Appena atterrati vi renderete subito conto di quanto “British” siano i nativi. Un ritratto della regina Elisabetta II vi darà il benvenuto nell’area controllo passaporti.
Attenzione! se non avete un alloggio prenotato, vi faranno storie all’immigrazione, per cui non partite all’avventura!
Ritirati i bagagli, ad attenderci c’è un simpatico tassista giamaicano che, lungo il tragitto ci racconta delle curiosità sull’isola e sulla sua vita. Scopriamo subito che si guida sul lato sinistro della strada, che solo i residenti possono guidare l’auto (l’isola è molto piccola e questo divieto è stato reso obbligatorio per evitare il caos che si sarebbe generato) e quindi i turisti possono muoversi solo con mezzi pubblici, taxi o noleggiando un motorino (come abbiamo fatto noi).
Il nostro mezzo di trasporto, quindi, per i pochi giorni di permanenza alle Bermuda è stato un cinquantino rosso. Non vi dico quanto strano è stato guidare dal lato “sbagliato” della strada!
Quanto costa una vacanza alle Bermuda?
I costi possono variare molto a seconda della stagione in cui si visitano le Isole, dei mezzi scelti per raggiungerle e dal punto da cui si parte. Per il nostro soggiorno di quattro giorni alle Bermuda, nel 2017 considerando mezzi di trasporto di andata da Miami e rientro in Italia, il noleggio dello scooter, il taxi da e per l’aeroporto, il battello per alcune escursioni, il mangiare e l’alloggio di 3 notti con prima colazione, abbiamo speso 2.500 euro in due.
Ma quindi vale la pena visitare le Bermuda?
La risposta a questa domanda è certo che sì!
Anche se la nostra visita è durata pochi giorni a conclusione di un on the road degli Stati Uniti, i colori del mare e delle spiagge che abbiamo visto qui ci sono rimasti davvero nel cuore.
È una meta un po’ costosa, ma davvero molto bella sia dal punto di vista naturalistico, sia culturale, per la sua storia e i siti archeologici che offre; un paradiso che merita di essere inserito nella bucket list di ogni viaggiatore.
Per altre immagini delle Bermuda, vi invitiamo a guardare il video che abbiamo realizzato al nostro rientro sul nostro canale YouTube.
Molto interessante e utile
Ora non resta che organizzarsi e partire… appena si potrà!!
Eh… ci vorrà ancora un bel po’ di tempo purtroppo!
Non avevo mai pensato che queste isole potessero interessarmi… chiaramente adesso mi hai incuriosita e se capiterà un giorno andrò a fare un salto 🙂
Sono davvero felice di averti fatto venire la curiosità di visitarle! Grazie per aver letto l’articolo!