E’ mattina e non piove… questa è già una notizia! Gustiamo una deliziosa colazione prima di partire: è il momento di recuperare la visita al parco nazionale Thinvellir, che si trova sul nostro percorso verso quella che per me è la meta più importante del viaggio… Il mitico Kirkjufell!
Ma andiamo con ordine. Il Thinvellir è famoso per essere la sede dell’antico parlamento islandese (forse il primo al mondo) ed è un luogo dichiarato patrimonio dell’umanità UNESCO. Copre un’area abbastanza vasta sulle sponde di un lago e ci sono diversi punti interessanti. Ci si potrebbe sicuramente passare un’intera giornata; noi decidiamo di fare una fermata per vedere l’Oxararfoss. Si tratta di una cascata molto bella alla quale si arriva dopo una passeggiata in mezzo ad una frattura della crosta terrestre.
Risaliamo poi in macchina e ci dirigiamo verso la costa; qui allunghiamo volutamente la strada per goderci il panorama (ci sarebbe un tunnel che permette di evitare uno dei fiordi) mentre siamo diretti verso le cascate Barnafoss. Una volta arrivati non incontriamo altri turisti e siamo liberi di passeggiare in assoluta tranquillità; tappa successiva il cratere di Husafell, dove con una breve ma ripida passeggiata si può arrivare in cima e godere di un bel panorama dall’alto. Completiamo infine la zona con le cascate di Glanni, anche queste molto carine, prima di puntare verso la penisola dello Snaefellsnes.
Questa giornata è molto impegnativa dal punto di vista del tempo che passiamo in auto, ma ci fermiamo spesso vista la bellezza del paesaggio che ci impone molte soste fotografiche o di semplice contemplazione!
Una delle ultime prima di arrivare a Grundarfjordur sono le Gerduberg Cliffs, visibili già dalla strada: si tratta di alte colonne di basalto dalla forma esagonale, una particolarità che ritroveremo anche in altre zone dell’isola.
Siamo finalmente nell’ultimo tratto di strada che ci porta al mitico Kirkjufell!
Il cielo è parzialmente sereno e la luce che filtra tra le nuvole fa brillare l’incantevole paesaggio nel quale siamo immersi. Ricordo una strada che corre in mezzo al mare tagliando un fiordo… La passiamo intimoriti dall’acqua che ci circonda, vicina e quasi minacciosa, immaginando come possa essere quando il mare è in tempesta, noi così piccoli al cospetto delle forze della natura.
Rientrati sulla terraferma ci fermiamo per l’ennesima sosta: impossibile rimanere indifferenti alla scena che ci si presenta davanti. Scatto qui la foto che per me è il simbolo della vacanza, quella a cui sono più affezionato: un fascio di luce illumina un crinale color ocra, tra l’azzurro scurissimo, quasi nero, del mare e le nuvole altrettanto scure e minacciose in cielo. Una scena che mi ricorda la sensazione di smarrimento e impotenza che ho provato guardando il mare quel giorno, un mare scuro, cupo che metteva davvero paura!
Arriviamo nell’hotel di Grundarfjordur, un piccolo villaggio dove sosteremo per due notti; check-in e poi di nuovo in macchina diretti al Kirkjufell… ma nel frattempo ha ricominciato a piovere!
Nel nostro blog trovate un articolo su questa “avventura nell’avventura” per cui qui non ci dilungheremo molto. Nonostante la pioggia usciamo dall’auto per fare qualche foto e una ricognizione della zona, sulla quale torneremo per altre tre volte nei giorni successivi.
Tra il vento e la pioggia guardiamo con ammirazione una coppia di neo sposi che si dirige sulla collinetta per immortalare il momento, sono bagnati fradici ma il loro sorriso e i loro abiti risaltano nel grigiore della serata.
Se avete visto il film “I sogni segreti di Walter Mitty” con Ben Stiller, riconoscerete proprio questo paesino e la mitica montagna… Se non l’avete visto provvedete subito!
Approfittiamo di un fast food per cenare senza spendere un patrimonio (qui è tutto molto caro) e rientriamo in hotel; la colonna sonora è la stessa dei giorni precedenti: pioggia, pioggia e ancora pioggia!