Ciò che rende la città spagnola di Elche davvero unica è il suo straordinario palmeto, una millenaria distesa di palme: ben 200.000 alberi!
È il più grande in Europa ed è stato elogiato già nell’Ottocento dallo scrittore Hans Christian Andersen; nel 2000 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità UNESCO.⠀
Ciao, sono Giulia Bean e questo è il mio blog in cui scrivo di Stati Uniti e Islanda, ma anche di borghi fantasma, mete Far West e viaggi pet friendly!
Durante gli on the road organizzati con il mio socio occulto ho imparato sempre qualcosa di nuovo.
Per esempio che il palmeto più grande d’Europa si trova a pochi chilometri da Valencia, in Spagna.
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Indice
Come vedere all’interno del palmeto
Visto da una certa distanza il palmeto di Elche può sembrare una grande foresta cresciuta spontaneamente, ma più vi avvicinerete più vi renderete conto di come in realtà sia una piantagione creata a scopi agricoli.⠀
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Parte integrante dell’identità di Elche, il palmeto è amatissimo dai suoi abitanti, che hanno la fortuna di poter vivere tutta la loro vita, studiare, fare sport e lavorare circondati da questa meraviglia naturale.⠀
Molí Del Real
Tra gli elementi più notevoli del Parco Comunale c’è il Molí del Real, un antico mulino del 18° secolo, che conserva caratteristici archi e contrafforti sulla sua facciata rivolta verso il fiume Vinalopó .
Interessante anche il Centro Visitatori, un edificio in stile orientalizzante, popolarmente chiamato “l’uovo” per le sue forme bianche e tondeggianti, è l’unica costruzione rimasta dei padiglioni della mostra regionale con cui il parco è stato aperto alla cittadinanza nel 1946. Ha ospitato i musei Archeologico e La Palma.
Le Parque Municipal
Il Parco Municipale non è solo uno spazio di divertimento e relax, ma anche un vero e proprio polmone verde nel cuore della città.
Fermatevi nelle numerose panchine all’ombra delle palme e osservare intorno a voi. Il palmeto è pieno di colorate fontane, sarete circondati da bambini impegnati, durante la stagione estiva, in attività ricreative; ci sarà chi si allena, chi corre, chi ascolta musica. Il palmeto è pieno di vita.
La Rotonda
Bellissimo anfiteatro all’aperto, la Rotonda è un altro dei luoghi emblematici all’interno del palmeto. L’adiacente colombaia evoca il nome in valenciano (Colomer) del frutteto originario. Dare da mangiare ai piccioni è una delle attività preferite dai visitatori del parco, soprattutto dai più piccoli. L’Hort de Baix si distingue per l’ampia scalinata e per trasformarsi in uno scenografico salone delle feste all’aperto durante le celebrazioni di agosto ed essere utilizzato anche per altri eventi durante il resto dell’anno.
Il guardiano del palmeto
Divertitevi a cercare il guardiano del palmeto: un drago arrampicato in cima ad una palma che osserva e protegge i turisti e i locals che visitano il palmeto urbano, il museo o scelgono di passeggiare lungo uno dei suggestivi percorsi all’interno del parco.⠀
Il palmeto è costeggiato dal Rìo Vinalopò, il fiume più importante della penisola iberica, che con i suoi 96 km attraversa tutta la provincia di Alicante, da nord a sud.
Il palmeto è diviso a metà da una strada che attraversa la città di Elche (Elx). Dal lato opposto rispetto a quello che vi ho appena descritto si trova un parco giochi per bambini, il Parc infantile de Transit, dove i ragazzini possono giocare e allo stesso tempo imparare le regole della strada guidando delle mini macchine in un percorso chiuso e protetto.
Come raggiungere Elche
Elche si trova a meno di 30 km da Alicante ed è una visita che si può fare in giornata.⠀
Noi partivamo proprio da lì e, avendo la macchina, abbiamo percorso prima la strada A-31 da Av. Oscar Espla, dopo 600 metri abbiamo svoltato prendendo Avinguda d’Elx/N-332 per circa un chilometro. Giunti ad una rotonda siamo uscite allo svincolo A-31 in direzione A-70 verso l’aeroporto di Elche. Abbiamo proseguito per 14 chilometri in direzione CV-84 e per finire abbiamo preso l’uscita 518 verso Elche.
Elx si può raggiungere anche in treno. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito della compagnia Renfe, che gestisce i trasporti pubblici.
A 15 minuti dalla città si trova l’aeroporto di Alicante-Elche. Diverse compagnie aeree fanno scalo qui dalla Spagna o con collegamenti esterni dall’Europa.
Dove parcheggiare ad Elche
Per raggiungere Elche da Alicante noi ci siamo mossi in macchina, seguendo le indicazioni del navigatore. Una volta in città i parcheggi liberi si trovano con il lanternino, nel senso che ce ne sono davvero pochissimi.
Abbiamo trovato un parcheggio a pagamento in superficie, a poco distanza dal palmeto. Il suo nome è Elx Parc. All’ingresso si ritira il classico ticket con l’orario, che non serve esporre in auto e per uscire basta recarsi al molto ben segnalato bar del parcheggio per il pagamento e la sostituzione del ticket con quello d’uscita.
Cosa vedere ad Elche
Nel nostro itinerario di viaggio, avevamo incluso la località di Elche, dedicandogli un’escursione in giornata, per cui abbiamo dovuto per forza di cose fare una scelta tra le innumerevoli possibilità che la città ha da offrire.
Ci sono più di sedici musei, visitabili in autonomia o tramite visite guidate, siti storici, una rappresentazione dedicata alla Dama de Elche, un busto in pietra misterioso ritrovato ad Elche nel 1897 e ora conservato al Museo Archeologico di Madrid, gallerie d’arte, due riserve naturali, Huerto del Cura (un giardino artistico nazionale) e un’oasi naturalistica oltre a svariate altre attività a cui partecipare.
Alla fine ne abbiamo scelte due che potevamo fare senza dover spostare l’auto dal parcheggio, quindi facilmente raggiungibili a piedi dal Palmeral de Elche.
Palazzo d’Altamira e il museo archeologico
Il Palau d’Altamira si trova sulla costa del Vinalopó llit, all’angolo nord-ovest delle mura della città vecchia. Faceva parte del sistema difensivo del borgo e ne costituiva l’elemento più significativo.
Attualmente fa parte del Museu Arqueològic e d’Història d’Elx “Alejandro Ramos Folqués” (MAHE) e ospita sezioni del periodo andaluso e dell’Elx contemporaneo.
L’emozionante storia di Elche, dalle sue origini ai giorni nostri, è presentata in modo divertente e interattivo al Museo Archeologico e Storico Alejandro Ramos Folqués di Elche (MAHE). L’edificio restaurato, inaugurato nel 2006, dota la città di un bene culturale di prim’ordine, e valorizza definitivamente il ricco patrimonio archeologico e storico di Elche. Spettacoli audiovisivi, touch screen e pannelli facilitano la comprensione da parte del visitatore dei manufatti esposti.
Il prezzo del biglietto è di 3 euro.
Basilica di Santa Maria
La Basilica di Santa Maria si trova nel centro storico di Elche dove, in epoca musulmana, era situata la moschea principale. Dopo la conquista della città da parte di Jaume I nel 1265, la moschea rimase in questo luogo fino al 1334. Sopra di essa fu costruita la prima chiesa cattolica, probabilmente di stile gotico e con pianta a croce, che rimase fino al 1492.
La sua disposizione è a croce latina con un’ampia navata centrale e quattro cappelle per lato con contrafforti traforati. Sopra il transetto si trova una grande cupola e che è ricoperta all’esterno da piastrelle blu.
Sia questa facciata che la porta principale di San Agatángelo sono opere dello scultore di Strasburgo Nicolás de Bussi (1680-1682).
Non serve acquistare tickets per entrare: l’ingresso è libero.
Come vi dicevo prima, queste sono solo due delle numerose attrazioni di Elche. Ci sarebbe piaciuto visitare il Museo de la Festa o Misteri d´Elx, ma quel giorno era aperto solo al mattino.
Consultando il sito ufficiale del Ente del Turismo di Elche (www.visitelche.com), potrete trovare tutto quello che c’è da sapere sulla città, sui locali da provare o dove poter alloggiare. Noi non abbiamo avuto questa opportunità dovendo rientrare ad Alicante, ma leggendo le recensioni mi aveva colpito l’hotel Huerto del Cura.
Spero che questo suggerimento, come anche gli articoli del mio blog, possano essere utili per il vostro prossimo viaggio in Spagna.
Vi lascio qui il collegamento ad alcuni di essi:
- Per una visita alla città de Valencia: Cosa vedere a Valencia in 3 giorni
- Cosa vedere ad Alicante sulla Costa Blanca
- Chulilla: paradiso del trekking a due passi da Valencia
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