Il Parco Naturale dell’Albufera si trova a poco più di 10 chilometri a sud di Valencia. Si tratta di un’oasi urbana circondata da boschi e risaie, habitat di innumerevoli specie di animali ed è proprio qui che è stata inventata la paella.
Ciao, sono Giulia Bean e questo è il mio blog in cui scrivo di Stati Uniti e Islanda, ma anche di borghi fantasma, mete Far West e viaggi pet friendly!
Durante gli on the road organizzati con il mio socio occulto ho imparato sempre qualcosa di nuovo.
Per esempio che la Paella è stata inventata in un paese di pescatori a pochi chilometri da Valencia.
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Indice
“El Palmar”
Noi abbiamo assaggiata la paella nel minuscolo paesini di “El Palmar” nel Parco dell’Albufera, che vive esclusivamente di turismo. Appena arrivate ogni ristorante aveva già allestito i tavoli all’esterno per il pranzo in attesa dei bus turistici in arrivo. Ci siamo sentite un po’ oppresse da tutte le richieste e inviti ad entrare nei locali. Per questo motivo abbiamo deciso di fare due passi per il paese e tra le campagne per poi optare, dopo molta indecisione, sul ristornate che in apparenza sembrava il meno turistico.
La scelta è stata super azzeccata! Abbiamo mangiato una abbondante paella gamberi e carciofi che era la fine del mondo. Il ristorante Planta Azul offriva anche molti altri piatti tipici, ma dato il poco tempo a disposizione, abbiamo preso solo la paella.
Da El Palmar partono le principali escursioni in barca lungo i canali della laguna, che includono anche il pranzo a bordo, ovviamente a base di paella!
La gita in barca può essere fatta anche sul lago Albufera, un enorme lago d’acqua dolce grande 28 kmq, che da il nome all’intero parco. Quel giorno purtroppo il vento soffiava troppo forte rendendo il tour in barca un po’ troppo movimentato, così abbiamo rinunciato al giro in barca preferendo percorrere in autonomia i sentieri ciclopedonali che si trovano lungo il mare o che si addentrano nella pineta.
Gli itinerari del Parco Naturale dell’Albufera
Ci troviamo nella Devesa e in questa parte del Parco Naturale dell’Albufera si possono intraprendere 6 diversi tipi di percorsi didattico-esplorativi per permettono di visitare il parco in modo più approfondito.
Itinerario del Botanico
Lungo questo itinerario, di 800 metri, la riserva naturale Devesa vi stupirà per la sua densità di vegetazione costituita principalmente da arbusti e pinete. Scegliendo questo percorso sarete immersi nel verde e potrete notare la diversità di specie come l’erica, il pino di Aleppo, il lentisco, il rosmarino o il caprifoglio.
Itinerario dei sensi
Ideale in primavera o all’inizio dell’estate, questo breve percorso di soli 300 metri vi attiverà tutti e 5 i vostri sensi. Con la vista potrete godere delle diverse colorazioni del paesaggio; con l’olfatto respirerete l’aroma delle piante che crescono lungo il percorso; con l’udito invece ascolterete il fischiettare degli uccelli, o delle cicale in estate; infine con il gusto potrete gustare qualche frutto commestibile o la resina masticabile (solo per esperti conoscitori!).
Itinerario storico. El Saler
Grazie a questo itinerario potrete scoprire: l’origine del nome El Saler, come gli abitanti hanno sfruttato nel corso della storia le risorse naturali della zona attraverso le coltivazioni di riso, il tutto in 600 metri.
Itinerario storico. Gola del Pujol
Percorso super istruttivo per imparare a contare gli anelli dei tronchi per riconoscere le età degli alberi. Grazie alla presenza di cartelli informativi sulla storia del parco, lungo il percorso di poco più di 700 metri, imparerete l’importanza che la pesca dell’anguilla e la coltivazione del riso hanno per il parco.
Itinerario ludico sulla spiaggia
Questo itinerario consiste in una lunga passeggiata di 2 km sul lungomare della spiaggia. Avrete la possibilità di camminare avendo da un lato la pineta e la laguna e dall’altro dune di sabbia e la vista del mare.
Itinerario dei Paesaggi
Il percorso più lungo della riserva della Devesa (4 km) è immerso nelle pinete. Incontrerete depressioni tra le dune, chiamate le malladas, che a seconda della stagione si allagano o si seccano rendendo il paesaggio molto difforme. L’itinerario offre anche curiosità urbanistiche come la Casa della guardia forestale e la struttura dove avveniva la vendita dei tori, oggi in disuso.
Come raggiungere il Parco Naturale dell’Albufera e come visitarlo
Nel caso non siate automuniti, arrivare al Parco Naturale dell’Albufera da Valencia non sarà un problema grazie ai mezzi pubblici. Infatti il trasporto pubblico collega Albufera con bus che partono anche dal centro storico.
Se invece preferite visitare l’Albufera partecipando a visite guidate o a un tour privato, potete prenotare il vostro posto direttamente dal sito ufficiale di VLC Valencia. Oltre all’escursione all’Albufera vi porteranno direttamente al parco con un bus turistico dal centro di Valencia.
Si possono scegliere diversi tipi di attività tra cui la visita ai campi di riso, la combinata Albufera Bike and Boat (tour guidato in bicicletta e giro in barca) o anche l’escursione di mezza giornata a Valencia e l’Albufera.
Per maggiori informazioni sulle visite organizzate al parco consultate: Visit València; in questo sito troverete anche molte altre informazioni legate alla città di Valencia, ai giardini del Turria, al Bioparco di Valencia, alla Valencia Card.
Per organizzare questo itinerario con le mie amiche, (il socio occulto è rimasto a casa con Coda!) abbiamo consultato anche diversi siti e blog, tra cui: www.travel365.it e www.eleonoraongaro.it.
Conclusione sul Parco Naturale di Albufera
Questo parco naturale mi ha ricordato molto alcune zone di casa mia che ho raccontato nell’articolo: Vallevecchia: un’oasi naturalistica sul Litorale Veneto.
La località di El Palmar l’ho trovata troppo turistica, poco genuina e opprimente al contrario del parco che invece è vasto, semplice e dove ci si può rilassare immersi nella natura.
Albufera non mi ha fatto impazzire. Credo di non averlo saputo apprezzare soprattutto perché troppo simile a ciò che normalmente mi circonda. Complice la stanchezza degli ultimi giorni dell’on the road, il mal tempo che ci ha impedito di partecipare ad una delle gite caratteristiche in barca e i percorsi nella pineta bagnati dalle piogge dei giorni precedenti, non ci hanno permesso di godere appieno dell’esperienza. Un gran peccato!
Qualcuno di voi che l’ha visitato, ha avuto un’impressione diversa dalla mia? Attendo confronto.
Tornate a trovarmi nel blog ogni volta avete bisogno di ispirazione e cercatemi su Facebook o Instagram per quattro chiacchiere in real time!
Ciao 4 now!
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