La bellezza dell’oasi naturalistica di Vallevecchia si scopre appena si scende dall’auto.
Inoltrandosi a piedi tra sentieri che attraversano campi, canneti, dune e praterie si è immersi in uno scenario unico nel suo genere. Non sembra nemmeno di essere in Veneto!
Ciao, sono Giulia Bean e questo è il mio blog in cui scrivo di Stati Uniti, Islanda e Triveneto, ma anche di borghi fantasma, mete Far West e viaggi pet friendly!
Durante gli on the road organizzati con il mio socio occulto ho imparato sempre qualcosa di nuovo.
Per esempio, che non bisogna mai lasciarsi sfuggire quelle preziose occasioni per entrare a contatto con la natura ed esplorare le bellezze incontaminate del Veneto!
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Indice
Che cos’è Vallevecchia e dove si trova
Vallevecchia è prima di tutto un’ isola, una riserva, un lembo semipaludoso, oasi naturalistica della laguna tra Caorle e Bibione, grande circa 900 ettari. Si trova alle spalle della Brussa, famosa per essere la spiaggia libera per eccellenza del litorale veneto che ospita fino a 200.000 presenze nel periodo estivo.
L’oasi naturalistica di Vallevecchia che vediamo oggi è il risultato di una recente bonifica avvenuta negli anni sessanta. Ma allora perché si chiama Vallevecchia?
Si porta dietro un nome che è un toponimo storico: era infatti la più antica delle valli di un sistema lagunare dell’entroterra di Caorle, Venezia.
All’inizio degli anni Novanta è stata oggetto di un’importante riqualificazione, in cui oggi sono rappresentate numerose situazioni d’ambiente che la rendono unica nel suo genere.
È un territorio di proprietà della Regione Veneto, affidato all’azienda regionale Veneto Agricoltura.
Il compito di questa azienda è quello di portare avanti una produzione agricola da reddito, sperimentale e sostenibile con l’ambiente, che si sviluppa per circa la metà dell’estensione totale della Valle.
Per la restante parte Vallevecchia accoglie e conserva un habitat ricco di fauna e flora talmente importante che il suo valore è stato riconosciuto dalla Comunità Europea.
La biodiversità di Vallevecchia
Quello che fa di Vallevecchia una perla è la sua biodiversità, davvero molto ricca e differente dalle altre oasi naturalistiche.
Sono state censite oltre 250 specie diverse di uccelli, ma quest’oasi protetta non è abitata solo da avifauna (numerosi uccelli specie migratori).
Ci sono tanti altri animali, tra cui fauna di palude, volpi, tassi, lepri selvatiche, daini e caprioli.
Questi ultimi sono il risultato di un progetto nazionale di reinserimento avvenuto quindici anni fa.
Passeggiando lungo i sentieri della valle a noi è capitato spesso di incontrare i leprotti e daini, ovviamente fuggiti di gran carriera non appena si sono accorti della nostra presenza, ma che siamo riusciti ad immortalare in qualche foto e video.
La vegetazione di quest’oasi è estremamente diversificata e questa caratteristica determina una particolare condizione ambientale, che l’ha portata a diventare l’ideale rifugio per numerosi uccelli e animali.
Alberi, arbusti, prati, piante acquatiche e palustri sono inseriti in un contesto di pineta litoranea.
Dietro alla pineta ci sono biotopi di duna sabbiosa, di palude dolce e di praterie aride ormai scomparse in tutte le altre zone del litorale.
I “Casoni”, le tipiche abitazioni dei pescatori
In passato era qui che vivevano i cacciatori e i pescatori veneti con le loro famiglie, nelle tipiche abitazioni in legno e canna palustre.
Queste strutture sono un esempio perfetto di architettura sostenibile ed autocostruzione, che sfrutta le caratteristiche isolanti dei materiali naturali per tenere sotto controllo temperatura ed umidità.
Oggi i Casoni appartengono alle famiglie che le custodiscono gelosamente e che nella maggior parte dei casi hanno apportato delle migliorie alla struttura originale.
Ce ne sono alcuni anche a ValleVecchia, ma i veri Casoni sono quelli di Caorle.
I Casoni di Caorle “doc” sono sprovvisti di finestre e di canna fumaria, l’unica apertura è la porta di ingresso e la ventilazione è garantita dalla copertura “traspirante” realizzata con le cannucce di palude. Il fumo del grande focolare, situato ad una delle estremità della pianta ellittica serviva ad asciugare le canne dalla pioggia ed a difendersi dall’umidità.
La forma del tetto aiutava a proteggersi dai venti, mentre la porta era in una rientranza dalle paretine in legno.
Opportunità turistiche
Per far si che il turismo sia maggiormente sostenibile, data la zona particolare da proteggere, Veneto Agricoltura organizza diverse attività, per far vivere al turista non solo la classica esperienza balneare, ma anche una vacanza attiva e di immersione in un ambiente naturale unico nel suo genere.
Nasce così lo slogan che vuol rilanciare l’area
Valle Vecchia Natura Nuova
Vengono progettati e realizzati percorsi da intraprendere a piedi, in bicicletta o a cavallo;
vengono allestiti punti di osservazione per ammirare la valle; viene creato un MAV museo ambientale, all’interno della sede aziendale, che ospita approfondimenti sulla storia, sulla cultura e sulla particolare ricchezza naturalistica di Vallevecchia.
Altre attività ed escursioni nelle vicinanze di Vallevecchia
Sono numerose le attività che si possono fare in queste zone:
- nel territorio di Ca Corniani è possibile percorrere il tracciato ciclopedonale di 32 chilometri per scoprire una delle aziende agricole più grandi d’Italia, tra vigneti, boschi ed edifici storici
- la ciclabile illuminata che collega Caorle a Duna Verde passando per le località di Porto Santa Margherita e Altanea
- visitare il mercato ittico della città, godere dello spettacolo della vendita al mercato del pesce appena pescato a km zero.
- partecipare alla festa del pesce, l’evento culinario più tradizionale di Caorle.
- per gli amanti della storia e degli scavi romani a qualche chilometro è visitabile Concordia Sagittaria, famosa per i suoi reperti archeologici sparsi per la città e molto ben conservati.
Se volete maggiori informazioni sul Vallevecchia oasi naturalistica, potete visitare il sito www.venetoagricolura.org.
Questa non è l’unica oasi naturalistica presente nel territorio; a qualche chilometro di distanza ho visitato anche l’Oasi Naturalistica Val Grande Bibione.
Se parliamo invece di biotopi, allora ne ho visitato uno a Danta di Cadore, in provincia di Belluno.
Non lasciatevi sfuggire queste preziose occasioni per entrare a contatto con la natura ed esplorare le bellezze incontaminate del Veneto!
Un saluto e alla prossima…
…ciao for now!
Un’oasi naturalistica piccola, ma densissima di biodiversità. Mi hai fatto fare davvero una bella scoperta. Mi piace lo slogan Valle Vecchia Natura Nuova, e mi piace il fatto che si voglia puntare a diversificare l’offerta turistica dirottando dalle spiagge verso un’esperienza naturalistica davvero intensa.
Abitiamo molto vicino a Vallevechia e molto spesso ci andiamo anche d’inverno, a stagione chiusa. La sensazione di tranquillità è impagabile… l’essere a contatto con una natura così “naturale” (passami il gioco di parole) è un’esperienza davvero indescrivibile.
Vallevecchia sembra veramente un’oasi di pace; sono stata in zona lo scorso anno e devo dire che i paesaggi mi hanno incantata. Il tramonto in laguna è uno dei ricordi che custodisco con piacere. Bellissimi i casoni; uno era adibito a ristorante quindi ho avuto il piacere di vedere anche l’interno
Ciao Ilenia,
se hai avuto la fortuna di poter entrare in uno dei casoni ristrutturati, avrai notato sicuramente il focolaio al suo interno dove si cucinava una volta. Un’esperienza molto particolare.
Ma che bella! non ne avevo mai sentito parlare e sono contenta di averla scoperta grazie al tuo articolo. Io sono particolarmente attratta dalle zone umide, e poi quei casoni sono incredibilmente affascinanti
Puoi ben dirlo! Questa è una delle zone più umide d’Italia, quindi sarà il tuo posto perfetto!!! 😉
Ma che meraviglia. I casoni poi sembrano davvero essere ben tenuti. Mi piacerebbe molto insirire questo posto durante uno dei nostri road trip nel nord Italia! Adoro questo genere di riserve.
Annalisa, se hai bisogno di qualche suggerimento chiedici pure… saremo lieti di darti dei consigli per permetterti di organizzare al meglio il tuo road tour in Veneto!
Ci sono stata molti anni fa e non ricordo molto bene questa zona: mi piacerebbe tornarci con un’esperienza verde e un bel viaggio naturalistico alla scoperta di questi ambienti così particolari!
Se posso, ti consiglierei di valutare un tour in bicicletta, il mezzo più bello per poter stare a contatto con la natura.