L’Islanda terra del nord Europa piena di meraviglie ha regalato l’ennesimo spettacolo nel 2021, con l’eruzione del vulcano islandese Fagradalsfjall. Noi fortunatamente eravamo lì e possiamo raccontarvi quello che abbiamo visto!
Ciao, sono Giulia Bean e questo è il mio blog in cui scrivo di Stati Uniti e Islanda, ma anche di borghi fantasma, mete Far West e viaggi pet friendly!
Durante gli on the road organizzati con il mio socio occulto ho imparato sempre qualcosa di nuovo.
Per esempio che vedere in diretta un eruzione vulcanica è un’emozione indescrivibile.
Essere così vicini essendo comunque in sicurezza, mi ha fatto percepire ancora di più la grandissima potenza della Natura.
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Indice
Fagradalsfjall: come arrivare al vulcano islandese
Il vulcano Fagradalsfjall si trova nella penisola di Reykjanes a 35 km da Keflavik (20km in linea d’aria), paese dove ha sede l’omonimo aeroporto internazionale, e a circa 60 km dalla capitale islandese Reykjavik. Siamo nella punta sud-occidentale dell’Islanda, tra oceano, campi di lava e ovviamente pecore!
A marzo 2021, con l’inizio dell’eruzione del vulcano Fagradalsfjall, sono stati organizzati una serie di parcheggi lungo la strada 427 che parte da Grindavik. In questa cittadina è possibile pernottare e mangiare in ottimi ristoranti. Nella zona si trova anche la famosissima Blue Lagoon, un fantastico centro termale che abbiamo avuto il piacere di provare.
Il luogo dell’eruzione del vulcano non presentava particolari punti di interesse prima di questo evento, pertanto non vi sono strutture né servizi (durante la nostra visita c’erano comunque dei bagni chimici). Nelle vicinanze vi segnaliamo l’area geotermale di Krysuvik, carina e non troppo impegnativa. Una sosta perfetta se avete del tempo libero magari prima di arrivare in aeroporto per il volo di ritorno.
I parcheggi sono sia liberi (camminando un po’ di più) che a pagamento (vicini all’inizio dei sentieri). In quest’ultimo caso il biglietto si paga tramite smartphone inquadrando un qr code che troverete nel parcheggio: vengono così registrati la targa dell’auto e la data della sosta.
Fagradalsfjall: l’eruzione del vulcano islandese
Il vulcano è stato attivo da marzo 2021 a settembre 2021. Pare sia tornato in attività dopo oltre 800 anni! È stata l’eruzione in Islanda più lunga degli ultimi cinquant’anni!
I visitatori sono stati decine di migliaia, solo nei primi due weekend da quando è iniziata l’eruzione.
L’Islanda sorge sulla catena montuosa più lunga della Terra, la dorsale medio atlantica. Il tutto è iniziato con la formazione di una nuova fessura sull’altopiano, a pochi passi dal monte Fagradalsfjall, da cui sono fuoriusciti poi milioni di metri cubi di lava.
Il sito ha assunto configurazioni via via differenti nel corso dei mesi. Questo ha influito sia su ciò che è stato possibile vedere per i visitatori, sia sulle tempistiche necessarie per raggiungere i punti di osservazione.
I percorsi per raggiungere il vulcano
Per ammirare il vulcano, inizialmente c’erano tre sentieri principali, poi ci sono state delle chiusure e delle modifiche ai percorsi a seconda della nuova morfologia della zona. Per quanto ci riguarda, abbiamo avuto la fortuna di trovarci da quelle parti proprio a settembre 2021, nelle ultime settimane di eruzione.
Uno dei sentieri era stato coperto dalla lava, per cui abbiamo potuto camminare lungo gli altri due. Siamo tornati diverse volte in questo luogo per 3 giorni consecutivi, anche due volte al giorno: lo spettacolo era incredibile!
Il sentiero che abbiamo seguito più volte conduceva al crinale di una montagna che rappresentava un quasi perfetto anfiteatro naturale in cui godersi lo spettacolo. Era il sentiero “A”, lunghezza dichiarata circa 4 km, tempo di percorrenza 45 minuti su tratti a volte molto accidentati, con un discreto dislivello di qualche centinaio di metri.
Il sentiero “C” si arrampica invece su un’altra montagna dalla quale si arriva a vedere il cratere da una prospettiva più alta. Lungo questo percorso si trova l’impianto di webcam che ha permesso di seguire l’eruzione in tempo reale via internet. Lunghezza circa 5km, un’ora abbondante con dislivello doppio (si sale su una prima cima, poi si scende per risalire su una seconda).
Cosa abbiamo potuto vedere
Siamo stati veramente fortunati durante la nostra visita. Il primo giorno in cui abbiamo raggiunto il sito dell’eruzione, il vulcano era molto attivo, con tuoni, eruzioni vulcaniche regolari, geyser e fiumi di lava tutt’intorno! E’ stata una visione surreale e al limite dell’incredibile!
La spettacolare eruzione del vulcano è stata talmente bella che, dopo aver controllato le previsioni del tempo, abbiamo deciso di tornarci anche nel tardo pomeriggio, con l’attrezzatura fotografica giusta e organizzandoci per il picnic più originale della nostra vita!
Quando il sole ha iniziato a tramontare il vulcano è diventato ancora più magico, con il rosso del cratere in ebollizione e i fiumi di lava che illuminavano la notte. Siamo rimasti a bocca aperta per diverse ore, è stato probabilmente l’evento più incredibile che abbiamo avuto la fortuna di vedere con i nostri occhi.
Tornati al parcheggio, dietro di noi il cielo era rosso fuoco e una volta rientrati nel nostro alloggio di Grindavik era ancora ben visibile, anche a chilometri di distanza.
Dall’altra prospettiva, quella del sentiero “C” che abbiamo percorso qualche giorno dopo, la cosa più impressionante è stata vedere la quantità di magma che ha invaso la valle, ricoperta quasi completamente di nero. Se l’eruzione non si fosse fermata a settembre, la lingua di fuoco sarebbe arrivata sicuramente fino al mare.
Quel giorno l’attenzione dei presenti era concentrata su un crinale dove due fiumi di lava scorrevano incessantemente a valle, mentre il cratere principale era più tranquillo, seppur ancora fumante.
Il vulcano islandese Fagradalsfjall oggi
Durante il nostro viaggio in Islanda (qui trovate l’itinerario completo) leggevamo articoli in cui si scriveva che quel tipo di eruzione sarebbe potuta andare avanti anche per anni. In realtà, almeno per ora, si è interrotta. Visitare il vulcano è quindi ovviamente ancora possibile, ma purtroppo non avrà la stessa magia di quando era attivo.
Secondo noi comunque vale la pena fare una passeggiata in questa valle per rendersi conto con i propri occhi di quanto potente e incredibili possano essere un’eruzione vulcanica e il suo impatto sul territorio.
A tal proposito, se guardate le immagini su internet di questo vulcano, vedrete moltissime differenze rispetto alle nostre. Infatti, chi ha visitato il vulcano nei primi mesi dell’eruzione, arrivava tranquillamente alla base del vulcano stesso, molto vicino, forse anche troppo dati i gas tossici sprigionati dal magma. Invece al tempo della nostra visita la lava aveva riempito sia la valle di Meradalir, sia quasi completamente la valle di Nátthagi. Lo spettacolo era ancora ammirabile ma da più lontano.
Conclusioni
Una visita a Fagradalsfjall può essere perfetta in abbinata con un pranzo a Grindavik (noi ci siamo fermati al “Fish House – Bar & Grill”, consigliato) e un pomeriggio di relax alla Blue Lagoon.
A Dicembre 2021 il vulcano Fagradalsfjall in Islanda è stato ufficialmente dichiarato estinto, anche se diverse scosse e smottamenti si sono registrati nei giorni seguenti.
Per rimanere informati su questo, ma anche su altri siti vulcanici islandesi, vi consigliamo di consultare il sito Safetravel Iceland, l’equivalente della nostra protezione civile, mentre per restare costantemente aggiornati sulle previsioni del tempo e sulla probabilità di vedere l’aurora boreale, l’istituzione governativa IMO (Ufficio meteorologico islandese) ha messo a disposizione il sito en.vedur.is.
Se in futuro l’eruzione del vulcano islandese Fagradalsfjall o di qualunque altro vulcano dovesse attivarsi, volate subito in Islanda e non perdetevela per nessun motivo al mondo!
Tornate a trovarmi nel blog ogni volta avete bisogno di ispirazione e cercatemi su Facebook o Instagram per quattro chiacchiere in real time!
Ciao 4 now!
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