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  • Ultima modifica dell'articolo:13 Gennaio 2024

Hai due settimane a disposizione tra marzo e settembre per visitare l’Islanda ma non sai bene come organizzarle? Questo itinerario di 16 giorni del nostro ultimo on the road in Islanda ti darà qualche utile spunto su tutto quello che devi sapere prima di partire!

lo spettacolo di Fagradalsfjall in Islanda
Ciao, sono Giulia Bean e questo è il mio blog in cui scrivo di Islanda e Stati Uniti, ma anche di borghi fantasma, mete Far West e viaggi pet friendly!
Durante gli on the road organizzati con il mio socio occulto ho imparato sempre qualcosa di nuovo.
Per esempio, che per addentrarsi nel cuore della montagne islandesi è assolutamente indispensabile noleggiare un fuoristrada e rispettare le indicazioni alla lettera, perché da quelle parti, la natura non scherza!  
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Informazioni di base sull’Islanda

Capitale: Reykjavík
Area: 102.819 km²
Popolazione: 366.425 (fonte Banca Mondiale 2020)
Densità: 3,5 abitanti/km²
Numero di pecore: 415.949 (2020)
Densità ovina: 4,05 pecore/km²
Valuta: Corona islandese
Fuso orario: l’ ora di Greenwich (GMT). 1 ora di differenza con l’Italia. Non esiste l’ora legale.
Lingua:islandese
Religione: protestante
Posizione geografica: è situata nell’oceano Atlantico settentrionale, tra la Groenlandia e la Gran Bretagna, a nordovest delle isole Fær Øer. L’Islanda è bagnata a nord dal Mar di Groenlandia, a est e a sud dall’oceano Atlantico del Nord e a ovest dallo stretto di Danimarca.

Perché scegliere di organizzare un viaggio on the road in Islanda

Quando si decide di andare in Islanda, la prima cosa che preoccupa è il prezzo. Quanto dovrò spendere per un viaggio in Islanda? Come in tutti i paesi del Nord, il costo della vita in Islanda è molto elevato. Ecco che la soluzione on the road permette sia di contenere le spese, sia di costruire un viaggio su misura in base al proprio budget, senza troppe rinunce. Il tempo lo gestiamo noi e la possibilità di poterci fermare come, quando e per quanto tempo vogliamo diventa la caratteristica fondamentale di questa esperienza di viaggio.

Itinerario Islanda on the road: non solo Ring Road

All’arrivo all’aeroporto internazionale di Reykavik Kefkavik noleggiamo l’auto. Per questo itinerario d’Islanda on the road scegliamo di prendere un 4×4 che ci permetterà di percorrere le strade sterrate, proibite alle auto normali: potremo così fare un po’ di off road!

Per raggiungere più facilmente la nostra prima meta, pernottiamo a Skálholt, a circa due ore dall’aeroporto.

GIORNO 1: il nostro itinerario in Islanda inizia con Landmannalaugar, le montagne color caramello! Qui scegliamo di fare un  trekking di circa 3 ore che ci permetterà di avere una visuale a 360º di questa meravigliosa regione montuosa.

Il percorso che abbiamo scelto, di colore giallo, si chiama Blahnúkúr e prende il nome dal monte che scaleremo. È un trekking di media difficoltà, perché presenta importanti dislivelli, ma la soddisfazione che abbiamo provato arrivati in cima, ha compensato ampiamente la fatica fatta. Una volta scesi dal monte, potrai fare il bagno nelle calde acque del fiume che scorre vicino al campeggio (ci sono molte sorgenti termali gratuite dislocate in tutta Islanda).

GIORNO 2: la titolare della Guesthouse che ci ospita ci suggerisce di visitare un posto meno turistico e più local. Seguiamo il suo consiglio. Percorrendo strade dalla bellezza inimmaginabile, ci ritroviamo ben presto immersi nel silenzio di una natura quasi incontaminata, fatta solo di cascate, grotte e arbusti rigogliosi: ci troviamo a Gjain. Proseguiamo verso Gullfoss (conosciuta anche come cascata d’oro) che dà il nome al Golden Circle (o Circolo d’Oro d’Islanda) e il Geysir, un’area geotermica in cui poter ammirare i geyser e le loro esplosioni di acqua rovente a cadenza regolare.

GIORNO 3: per questa giornata ci avventuriamo verso Kerlingarfjöll un gruppo montuoso dai colori spettacolari, raggiungibile sempre attraverso strade F accessibili solo con 4×4. Queste montagne si trovano tra due ghiacciai e, al pari di Landmannalaugar hanno dei colori pazzeschi! A causa delle condizioni meteorologiche, peggiorate poco dopo il nostro arrivo, non siamo riusciti a fare il trekking che ci avrebbe permesso di ammirare totalmente questo posto.

Kerlingarfjöll
Kerlingarfjöll un gruppo montuoso dai colori spettacolari

GIORNI 4: ci spostiamo sulla Penisola di Snæfellsnes, una delle zone d’Islanda che amiamo di più. Qui si concentrano 3 dei nostri posti preferiti: la chiesa nera di Budir, Gatklettur l’arco naturale schiaffeggiato dal mare e il monte più fotografato d’Islanda il Kirkjufell situato sul fiordo di Grundarfjörður! Il monte Kirkjufell è stato il protagonista indiscusso della nostra scheda SD! Per poterlo fotografare all’alba e avercelo a portata di obiettivo anche al tramonto abbiamo pernottato alla Kirkjufell Guesthouse. Se volete approfondire l’argomento, vi linkiamo uno dei nostri articoli più letti con alcuni consigli per fotografare il Kirkjufell.

GIORNO 5: ci rimettiamo in marcia verso il ghiacciaio Snæfellsjökull, descritto dal Jules Verne nel 1864 nel libro “Viaggio al centro della terra”. Per raggiungerlo, percorriamo la strada più alta d’Islanda, lunga 12 km e sterrata. Proseguiamo poi verso Saxholsbjarg, un faro molto famoso di color arancione (anche in questo caso occorre percorrere una strada sterrata per raggiungerlo). Concludiamo la giornata ad Hellissandur, denominata la capitale d’Islanda dello street art e Rif, un villaggio di pescatori, per vedere il relitto di un peschereccio abbandonato sulla spiaggia.

GIORNO 6: lasciata la Penisola di Snæfellsnes, ci allontaniamo dai fiordi dell’ovest per dirigerci verso la meta di oggi: Akureyri, la seconda città più grande d’Islanda. Lasciamo l’auto al parcheggio gratuito a fianco di un enorme stabile chiamato HOF. È un centro culturale con all’interno bistrot, negozi e servizi igienici gratuiti. La città ha molto da offrire e alcune particolarità, tra cui: semafori a cuore, la Cattedrale del Ghiaccio, il giardino botanico, negozi, café e ristoranti. Conclusa la visita, ci dirigiamo verso Aldeyjarfoss una tra le più suggestive cascate dell’isola. Situata lungo la strada F26 Sprengisandur, questa cascata è famosa per le alte e scure colonne basaltiche, che contrastano con il color biancastro e spumoso dell’acqua, rendendola davvero unica!

Aldeyjarfoss
Aldeyjarfoss e le sue colonne di roccia basaltica

Infine, concludiamo la giornata con la visita ad una delle nostre cascate preferite: Godafoss. La cascata Goðafoss è una delle più conosciute d’Islanda e il suo nome significa “cascata degli dei“. Per pernottare ci spostiamo verso Storu Laugar. Qui abbiamo trovato diverse alternative, tra cui l’omonima guestehouse che dispone di una hot hub privata (artificiale). Ciliegina sulla torta dopo una giornata faticosa ma piena di soddisfazioni! Stanotte, lontani dalle luci della città, proveremo a cercare l’aurora boreale.

Godafoss la cascata degli dei
Godafoss la cascata degli dei

GIORNO 7: la regione del Myvatn offre la possibilità di visitare la zona geotermica di Hverir, il Cratere Viti, il lago Myvatn e Dettifoss, la cascata più potente dell’Europa, con una portata d’acqua che varia a seconda delle precipitazioni e dello scioglimento del ghiacciaio. È alta 44 metri e larga 100: veramente impressionante! Se poi avrete la fortuna di vedere gli arcobaleni apparire tra gli spruzzi d’acqua, la combo sarà strepitosa!

Incastonata tra i fiordi orientali è possibile visitare Seydisfjordur Church, la chiesetta azzurra famosa per la sua strada arcobaleno. Si trova a pochi passi dall’attracco dei traghetti per le Isole Faroer o per la Danimarca. Per questa notte decidiamo di pernottare nel minuscolo paese di Breiddalsvík e di provare la degustazione di birre locali, prodotte proprio al pub Beljandi Brugghús.

Seydisfjordur Church
Seydisfjordur Church

GIORNO 8: oggi visitiamo due luoghi stravaganti: Eggin I Gledivik, delle uova di marmo giganti che si trovano al porto di Djúpivogur e Freevilli Gallery Naturart, un museo/galleria d’arte dedicato alle orche. Riprendendo la strada ci fermiamo a fotografare un’instagrammabile sedia rossa che, sul ciglio della strada, pubblicizza una vicina guesthouse.

Ora siamo diretti a sud dell’isola, precisamente a Höfn per una pizza e bibite free refill da Íshúsid Pizza per poi goderci il tramonto a Stokksnes, poco distante. Nel biglietto d’ingresso (900 ISK a persona) è compresa la visita alla riproduzione di un villaggio vichingo (un set cinematografico mai utilizzato). Qui è possibile passeggiare lungo la spiaggia, raggiungere il faro e interagire con i cavalli liberi di proprietà di una fattoria vicina.

Islanda on the road - Stokksnes
I giochi di riflessi di Stokksnes

GIORNO 9 e 10: le prossime due giornate del nostro itinerario di viaggio sono dedicate al ghiacciaio Vatnajökull e alle sue lingue! Iniziamo con Jökulsárlón e il famoso lago glaciale con iceberg galleggianti. Qui sarà possibile prenotare una traversata della laguna con mezzo anfibio o fare kayak, avvistare foche (ce ne sono oltre 200 esemplari), partecipare ad un escursione nelle grotte di ghiaccio colore azzurro, o semplicemente scaldarsi al café. Parcheggio e servizi igienici sono gratuiti. Dal lato opposto della strada c’è la Diamond Beach, la spiaggia di sabbia nera cimitero di iceberg. Proseguendo in direzione ovest incontriamo nell’ordine Fjallsárlón una laguna glaciale minore, Svínafell una lingua di ghiaccio più piccola, ma estremamente pittoresca ed infine il maestoso Skaftafell, la nostra tappa. Parcheggiare qui costa 6€ per tutto il giorno e il pagamento ammesso è solo con carta.

Oltre al Skaftafell Visitor Center è possibile intraprendere alcuni percorsi di trekking per raggiungere la fantastica cascata Svartifoss e/o vedere il magnifico panorama del ghiacciaio dall’alto. Quest’ultimo percorso è lungo 3km, con 280m di dislivello: faticoso ma altamente appagante!

GIORNO 11: Vìk è famosa per la spiaggia nera con grotte e colonne basaltiche, per i faraglioni, la chiesa dal tetto rosso che svetta e domina il paese. Nel vicino promontorio di Dyrhólaey, un faro sulla sommità si affaccia sul mare e su un grande arco di roccia vulcanica. Secondo noi è un punto da cui ammirare uno dei panorami più suggestivi d’Islanda!

Dyrhólaey
Uno dei più bei panorami immortalati dal promontorio di Dyrhólaey

GIORNO 12: prendiamo il traghetto diretti alle fantastiche isole Vestmann. Attracchiamo sull’isola maggiore Heimæy. In queste pittoresche isole vulcaniche si possono fare e vedere diverse cose interessanti tra cui: intraprendere un trekking panoramico, ammirare una roccia a forma di elefante, visitare la riproduzione di una casa vichinga, arrampicarsi in cima ai due vulcani (Helgafell ed Eldfell), avvistare la colonia di pulcinelle di mare più numerosa d’Europa (1 milione di esemplari) e molto altro. Per approfondimenti qui trovi il link dedicato al racconto della giornata: Isole Vestmann: viaggio nella terra dei Puffins

GIORNO 13: rientrati dall’arcipelago ci troviamo nella zona giusta per visitare due famosissime cascate: Skogafoss Seljalandfoss (la cascata che può essere vista da dietro – bagnandosi non poco!!!) Lungo questa zona dell’Islanda, come su la maggior parte dell’isola, sarà facile incontrare pecore e cavalli e riuscire a familiarizzare con quest’ultimi a differenza degli ovini che invece non si faranno avvicinare tanto facilmente!

GIORNO 14: decidiamo di dedicarlo alla visita del vulcano Fagradalsfjall, una delle attrazioni naturali più spettacolari che abbiamo mai visto! Se sarà ancora in attività, i trekking possibili sono 2 (B e C). Originariamente erano 3 ma uno è stato chiuso perché invaso dalla lava. I due trekking si equivalgono come distanza, ma arrivano ai lati opposti del cratere. In ogni caso lo spettacolo vi lascerà a bocca aperta. Se volete vederlo di notte, attrezzatevi con torce potenti perché i percorsi non sono illuminati.

Il vulcano Fagradalsfjall
Il vulcano Fagradalsfjall in uno dei momenti di massima attività

GIORNI 15 : La giornata di oggi è interamente dedicata alla capitale Reykjavik (tranquillamente visitabile a piedi). Passeggiamo per le sue strade, entriamo ad ammirare l’imponente chiesa e saliamo fino in cima per vedere la città dall’alto. Curiosiamo tra i negozi di souvenir e fotografiamo il monumento della nave vichinga stilizza che si trova sul lungo mare.

Entriamo all’Harpa per ammirare il centro congressi e sala concerti dalla struttura molto particolare.

Per soddisfare i nostri palati gustiamo il migliore hotdog della città da Bæjarins Beztu e ceniamo al Babalù Café. Questo locale ricorda molto una casa piena di carinissime cianfrusaglie e giochi in scatola. Una parete del piano superiore è tappezzata di cartoline di turisti.

Infine, a causa di un’allerta meteo, facciamo un cambio di programma e decidiamo di comprare i biglietti per Flyover Iceland l’ultima attrazione della città. Si tratta di un cinema dinamico che ci farà sorvolare la spettacolare natura islandese: imperdibile!

GIORNO 16: Per chiudere in bellezza il nostro itinerario d’Islanda on the road e per riposarci dopo tutti i km percorsi, ci rilassiamo alle terme. Possiamo scegliere tra la famosissima e già collaudata Blue Lagoon con la sua enorme piscina termale, oppure la “Sky Lagoon” una nuova sofisticata struttura termale a due passi dal porto con piscina a sfioro e vista sul mare.

Ci rimangono alcune ore prima del volo di rientro, così decidiamo di fare ancora qualcosa nei dintorni di Reykjavik!

Ci dirigiamo all’area geotermale di Krysuvik. Lasciamo la macchina al parcheggio gratuito e iniziamo ad esplorare la zona. Seguiamo il percorso tracciato che ci porta alla scoperta di quest’area davvero interessante.

Apprezziamo l’incredibile bellezza dell’attività geotermica islandese grazie anche ai pannelli informativi installati sulle terrazze panoramiche.

Riprendiamo poi la macchina e ci spostiamo in un’altra zona. Tutt’intorno distese di campi di lava. Questa volta la nostra esperienza ha dell’incredibile anche se si tratta solo di attraversare un ponte pedonale, ma sarà un’attraversata unica al mondo.

Il ponte dei Continenti (o Miðlína Bridge) infatti, è una passerella di 15 metri che attraversa una spaccatura tra la placca tettonica eurasiatica e nordamericana. A metà del ponte troviamo una targa che segna il confine tra le due placche che recita:

“Midlina, sulle orme degli dei”

Sembra impossibile camminare dall’Europa al Nord America in pochi secondi, ma l’Islanda è un luogo unico in cui le imprese apparentemente inimmaginabili diventano realtà!

Itinerario Islanda on the road: conclusioni

L’Islanda è uno dei nostri posti del cuore e proprio per questo negli ultimi quattro anni ci siamo stati ben tre volte. Molti ci hanno chiesto se non ci annoiamo a visitare più volte lo stesso luogo e la risposta è sempre la stessa: NO!

L’Islanda non smette mai di stupire e, se anche sembra che questo itinerario d’Islanda on the road sia completo, abbiamo dovuto tralasciare, per questioni di tempo, moltissimi punti di interesse ed esperienze (tra cui i Fiordi Occidentali, i campi di lava di Dimmuborgir, il parco nazionale þingvellir, Thingvellir, o il “whale watching” cioè l’avvistamento e la ricerca delle balene!).

L’unico tasto dolente di questo viaggio on the road è stata ancora una volta l’aurora boreale; come nelle altre occasioni precedenti, non siamo riusciti a vederla. Il nostro unico avvistamento rimane per ora quello alle Isole Lofoten, in Norvegia!

Fatemi sapere se vi sono stata d’aiuto. Se avete domande lasciatemi un commento qui sotto o se preferite scrivendoci un’email! Sarò lieta di aiutarvi per i vostri prossimi viaggi in Islanda!

Per chi fosse interessato, vi lascio il link ai nostri diari di viaggio islandesi.

E se in Islanda ci siete già stati, raccontatemi se per voi è stato facile trovare l’aurora boreale: fatemi venire invidia con i vostri ricordi!

Tornate a trovarmi nel blog ogni volta avete bisogno di ispirazione e cercatemi su Facebook o Instagram per quattro chiacchiere in real time!

Ciao 4 now!

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