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  • Ultima modifica dell'articolo:12 Marzo 2024

Il Joshua Tree National Park è una delle icone della California, con il suo deserto puntellato dai caratteristici alberi da cui prende il nome. Un posto ideale per gli amanti della natura, non solo durante il giorno ma anche durante la notte. Qui ci sono infatti le condizioni ideali per veder brillare un magnifico cielo stellato!

Se anche voi sognate di visitare Joshua Tree dai tempi del video di Scar Tissue dei Red Hot Chili Peppers… questo articolo farà sicuramente al caso vostro!

Ciao, sono Giulia Bean e questo è il mio blog in cui scrivo di Stati Uniti e Islanda, ma anche di borghi fantasma, mete Far West e viaggi pet friendly!
Durante gli on the road organizzati con il mio socio occulto ho imparato sempre qualcosa di nuovo.
Per esempio, mai far scendere la lancetta del serbatoio sotto la metà se non hai controllato prima a quanta distanza troverà il prossimo distributore di benzina!  
Scoprite chi sono e seguite le mie avventure anche su Instagram e Facebook!

Come arrivare al Joshua Tree National Park

Joshua Tree

Il Parco Nazionale di Joshua Tree si trova nel sud della California, ad est di Los Angeles. Proprio a Los Angeles si trova l’aeroporto internazionale più vicino e con i maggiori collegamenti dall’Europa. Tuttavia anche San Diego, Phoenix o Palm Springs possono essere delle valide alternative. Fondamentale, come sempre per visitare questi luoghi immensi e remoti degli Stati Uniti, è il noleggio di un auto. E’ possibile, anzi caldamente consigliato, prenotare online con largo anticipo, sia per trovare offerte low cost che per assicurarsi la disponibilità di mezzo adatto alle vostre necessità. Non sottovalutate questo aspetto, soprattutto nel periodo estivo di alta stagione: i prezzi aumentano e le auto di piccole e medie dimensioni si esauriscono rapidamente.

Il Joshua Tree Visitor Center si trova a circa 220km e poco più di due ore d’auto dall’aeroporto internazionale di Los Angeles. Questo è infatti il punto d’ingresso più vicino per chi proviene da lì, mentre arrivando da San Diego si può accedere anche da sud, magari dopo una sosta nella zona del Salton Sea, con la sua famosa e particolarissima Slab City. Il Parco Nazionale di Joshua Tree è percorso da nord a sud da un’unica strada principale, con due accessi nella parte nord e uno a sud. Lungo questa strada ci sono molte zone di sosta e diramazioni di strade secondarie. In ognuno dei tre punti di accesso si trova un Visitor Center: Joshua Tree e Oasis a nord, Cottonwood a sud. I centri visitatori sono utili per trovare materiale informativo sul parco, fare scorta d’acqua e utilizzare i servizi.

Origine del nome Joshua Tree

Joshua Tree National Park

Il nome biblico dell’albero simbolo del parco deriva da alcuni coloni mormoni che, attraversando questa zona, videro nella forma degli alberi un richiamo alle braccia alzate in segno di preghiera. Ed il Joshua Tree è sicuramente un’icona e una delle cose più originali che potrete vedere qui, ma di certo non l’unica. Noi siamo entrati nel parco da sud, dove l’ambiente è estremamente desertico e non c’è molto di interessante da vedere, se non ammirare una distesa immensa ed incontaminata di… nulla!

Cosa vedere nel Parco: i nostri consigli

Joshua Tree Map
Joshua Tree Map

Il nostro consiglio è pertanto di concentrarsi sulla parte nord, dove la vegetazione è più fitta (se così si può dire di un deserto) e l’ambiente circostante più vario, con montagne e formazioni rocciose. Oltre agli alberi caratteristici che non avrete difficoltà a vedere praticamente ovunque, al Joshua Tree Park ci sono diversi sentieri da poter percorrere a piedi per esplorare i principali punti di interesse (Cottonwood Spring Oasis, Black Rock Canyon Trail, Indian Cove Trail, Quail Springs Trail, Barker Dam Trail).

Prima di approfondire alcuni dei sopracitati sentieri, è fondamentale fare una premessa: il caldo qui può essere estremo. Il parco comprende parti di due deserti il Deserto del Mojave (più alto) e il Deserto del Colorado (più basso), per cui massima attenzione alle scorte d’acqua, al vostro stato di forma e salute, e ricordate inoltre che la copertura della rete mobile per i cellulari è piuttosto limitata in tutta la zona. Non potrete quindi fare affidamento sul telefono in caso di emergenza.

Joshua Tree National Park
Joshua Tree National Park California

Joshua Tree Visitor Center

Partiamo dall’ingresso principale del Joshua Tree Visitor Center, situato a nord-ovest del parco. Qui potrete trovare informazioni utili, una mappa ed acquistare uno dei pass di accesso. Joshua Tree fa infatti parte della rete di parchi americani nazionali del NPS (National Park Service), pertanto dovrete sempre avere un titolo valido per superare i punti di accesso ed in caso di controlli. Se pianificate una vacanza che includa la visita a diversi parchi, vi consigliamo l’acquisto del pass annuale, che costa attualmente 80 dollari e vi consentirà un accesso illimitato a tutti i siti del NPS nell’anno di validità (per veicolo con massimo quattro adulti; i ragazzi fino a 15 anni sono esenti).

Quail Springs Trail

Joshua Tree
Joshua Tree

Superata la prima salita che porta alla stazione di accesso ovest del parco, inizierete ad ammirare non solo i tipici alberi ma anche diverse formazioni rocciose caratterizzate da grandi massi particolarmente levigati e arrotondati. Lungo la strada ci sono piccoli parcheggi e aree in cui poter lasciare l’auto: non parcheggiate mai al di fuori delle zone designate, altrimenti rischiate una multa! La prima sosta che consigliamo è la Quail Springs Trail: con un comodo parcheggio, rappresenta un ottimo punto di partenza per familiarizzare con il parco e la sua natura.

Barker Dam Trail

Proseguendo si arriva nella zona della Hidden Valley: qui troverete un magnifico percorso ad anello di circa 2km all’interno di una piccola valle, un tempo utilizzata per il bestiame. Poco più avanti si trova un altro sentiero che consigliamo: si tratta del Barker Dam Trail. Sempre facile e di lunghezza simile al precedente, vi permetterà di vedere qualcosa di inaspettato… una diga con un piccolissimo lago in mezzo al deserto!

Keys Ranch e Keys View

Ci troviamo ora nel cuore del parco e un’altra esperienza da fare è senz’altro la visita guidata al Keys Ranch. Si tratta di un piccolo insediamento ottimamente conservato che testimonia l’audacia di un gruppo di persone che in passato hanno provato a stabilirsi qui per vivere allevando bestiame. La visita deve essere prenotata su internet ed è limitata a 25 persone per volta, con orari e disponibilità che variano in base alla stagione.

Proseguendo verso sud si giunge a un bivio: tenendo la destra si arriva a Keys View. Si tratta di un punto panoramico a circa 1.600 metri di altitudine, perfetto per gli amanti del tramonto poiché si affaccia sulla vallata ad ovest del parco. Keys View è facilmente raggiungibile in auto. Se volete invece faticare per guadagnare la vetta, il sentiero di Ryan Mountain vi regalerà un panorama altrettanto affascinante.

Skull Rock

Skull Rock
Skull Rock – Joshua Tree

Tornati sulla strada principale, proseguendo verso est si arriva alla Skull Rock. Questa roccia, come suggerisce il nome, ricorda un teschio e si trova proprio a lato della carreggiata. Qui vicino c’è anche il Jumbo Rocks campground, ottima soluzione per chi ama il campeggio.

Siamo oramai nei pressi di un altro bivio: andando a sinistra, verso nord, si esce dal parco, mentre a destra ci si addentra nella parte meridionale. Come vi abbiamo anticipato all’inizio, questa zona è sicuramente meno interessante. Tuttavia presenta comunque un certo fascino, dato dal senso di assoluta solitudine. Pochi turisti infatti si spingono fin qui, preferendo concentrarsi sui luoghi principali di cui vi abbiamo parlato in precedenza.

Vi consigliamo di controllare il sito ufficiale del National Park Service e la sezione dedicata al parco per trovare tutte le informazioni e gli aggiornamenti utili per pianificare al meglio la vostra visita!

La nostra avventura/disavventura al Joshua Tree

Joshua Tree
Joshua Tree

Abbiamo visitato il Joshua Tree National Park nell’ottobre del 2019. Quel giorno siamo arrivati da Sedona, dopo diverse ore di guida, all’ingresso sud del parco. Ci saremmo aspettati di trovare un distributore di benzina nelle vicinanze e invece… niente, il nulla più assoluto! Siamo quindi entrati nel parco con l’autonomia dell’auto che si riduceva drammaticamente minuto dopo minuto ed eravamo terrorizzati! In mezzo al deserto, non c’era nessuno, e non funzionava il cellulare… I km di autonomia indicati sul cruscotto ad un certo punto sono addirittura spariti quando eravamo quasi completamente a secco. Inoltre, più o meno a metà del parco, la strada iniziava a salire… e noi a pregare! Nella successiva discesa abbiamo lasciato l’auto andare, toccando solo i freni quando necessario per salvare il poco carburante rimasto.

Purtroppo però il limite di velocità all’interno del parco era di 30 miglia orarie, circa 50 km/h, e poco dopo… appare un auto della polizia con lampeggiante acceso alle nostre spalle! Accostiamo, tenendo le mani in vista sul volante, come nei film. Il ranger ci chiede se abbiamo armi a bordo, poi capisce che siamo turisti e gli spieghiamo che eravamo praticamente a secco e quindi abbiamo lasciato andare l’auto nella parte di strada in discesa, sperando di riuscire ad arrivare al primo distributore. Dopo averci controllato i documenti, ci ha lasciato andare senza multa (che sarebbe stata di 250 dollari!), indicandoci un distributore più vicino rispetto a quello che avevamo sul navigatore.

Miracolosamente riusciamo ad arrivarci e facciamo il pieno, prima di rientrare nel parco per fare qualche sosta per scattare alcune foto. Eh sì, perché inizialmente, terrorizzati dal rimanere a piedi, ci siamo fatti tutto il parco da una parte all’altra senza fermarci da nessuna parte!

Morale della favola

Fate sempre benzina quando possibile e rispettate i limiti di velocità, perché la polizia, anche quando non si vede, c’è sempre e soprattutto nei posti più impensabili!

Alla fine sapete quante miglia di autonomia segnava la macchina una volta giunti alla pompa di benzina? Solamente 3! Se ci penso, mi sale ancora l’agitazione!

Se siete interessati ai parchi nazionali Usa vi lasciamo il link agli articoli dei parchi americani che abbiamo visitato:

Trekking sul Grand Canyon: tutto quello che c’è da sapere!

Antelope Canyon: consigli fotografici

White Sands National Park– New Mexico

Monument Valley: consigli fotografici

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Ciao 4 now!

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Questo articolo ha 12 commenti

  1. Annalisa Trevaligie-Travelblog

    Mamma mia quante multe che abbiamo preso in America. Sulla strada che porta a Las Vegas erano sempre aqquattati dietro qualche cactus o curva. Non era possibile sgarrare di un km orario! Questo splendido parco nn era in preventivo nel nostro primo road trip negli States, ma lo sarà senz’altro nel prossimo!

    1. Giulia

      Dici sul serio?!?
      Alla fine noi multe ne abbiamo prese solo in Italia… Ma ora ti chiedo: come si paga una multa all’estero? come funziona? é una cosa che mi sono sempre chiesta.

  2. Michela

    Questa tappa è già prenotata per il prossimo giro della West coast oltre a ritornare a Yellowstone e puntare diritto a Rushmore

    1. Giulia

      Ti piacerà un sacco, ma ricordati di fare il pieno di benzina alla macchina prima di attraversare il parco!

  3. Elena

    Mamma mia, mi hai fatto ricordare che anche noi abbiamo avuto una disavventura simile. Stavamo salendo sul Teide, il navigatore ci ha fatto uscire subito dall’autostrada per farci percorrere delle strade strette e super in salita. Avevamo poca benzina e pensavamo di trovare qualche distributore più avanti…ma niente e la benzina continuava a scendere. Poi abbiamo scoperto che esisteva una strada molto più comoda e con diversi distributori….mai fidarsi troppo del navigatore!! ????????

    1. Giulia

      ahahah è vero! Alle volte ti salvano la vita, ma altre te la complicano in un modo assurdo!

  4. Margherita

    Mai stata in queste zone, ma mamma mia che foto che hai fatto sono stupende. Noi speriamo di andare in America il prima possibile.

    1. Giulia

      E pensa, Margherita, che a parte quella di copertina le altre sono state fatte con il cellulare…
      Quindi voglio dire che la bellezza di questo posto riesce ad essere colta anche con strumenti non professionali!

      Ti auguro di riuscire ad andare in America, prima o poi!

  5. Ilaria

    Meno male che il poliziotto è stato comprensivo! Durante il mio viaggio negli Stati Uniti sulla west Coast non ho visitato il Joshua Tree Park, non era inserito nell’itinerario elaborato dai miei genitori! Dalla tua descrizione mi è venuta però voglia di prenderlo in considerazione per un futuro viaggio negli States!

    1. Giulia

      ahaha meno male sì, anche perché ci avrebbe preso gli ultimi dollari che avevamo per finire la vacanza! Quindi sì, meno male! 😉

  6. Eliana

    Amo i canyon e gli ambienti di questo tipo: brulli e aridi ma anche calorosi e suggestivi. Mi piacerebbe tantissimo visitare questa parte di USA che ahimè mi è ancora “sconosciuta”… Speriamo presto!

    1. I Viaggi di Giugliver

      beh, dai ora un po’ meno sconosciuta… e adesso ti manca solo un po’ di pratica!

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