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Una delle ultime tappe del nostro on the road nel sud degli Stati Uniti, è stata in un deserto californiano: Anza-Borrego Desert State Park. Lo avete mai sentito nominare?

Forse sì, ma probabilmente no, perché il deserto californiano più famoso per eccellenza è il deserto del Mojave. Cerchiamo quindi di conoscerlo un po’ meglio.

I Viaggi di Giugliver
Ciao, sono Giulia Bean e questo è il mio blog in cui scrivo di Stati Uniti e Islanda, ma anche di borghi fantasma, mete Far West e viaggi pet friendly!
Durante gli on the road organizzati con il mio socio occulto ho imparato sempre qualcosa di nuovo.
Per esempio che in California esiste un deserto dai colori spettacolari che ospita creature fantastiche dalle dimensioni gigantesche!
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Origini del parco

Il deserto di Anza Borrego, pur essendo uno dei più grandi della California, non è così conosciuto, anche se racchiude oltre 800 chilometri di strade sterrate, 12 aree selvagge e molti chilometri di sentieri escursionistici che offrono ai visitatori un’opportunità senza precedenti per vivere le meraviglie del deserto della California.

Anza-Borrego Desert Park
Anza-Borrego Desert Park

Il paesaggio del deserto di Anza Borrego è aspro, formato in gran parte da alte montagne, che proprio per la loro altezza, sono state modellate dalla forza dell’erosione di pioggia, neve, ghiaccio e vento.

Il parco prende il nome dall’esploratore spagnolo Juan Bautista de Anza e dalla parola spagnola borrego, che significa pecora (in riferimento alla pecora bighorn che vive da queste parti). Il parco presenta fiori di campo, fiori selvatici, palmeti, cactus e vasti panorami da poter ammirare. La fauna è molto ricca, si possono vedere roadrunner, aquile reali, volpi, cervi e pecore bighorn, nonché iguane, chuckwalla e il serpente a sonagli diamante rosso.

L’ente che oggi è preposto alla conservazione di questo deserto naturale è l’Anzaborrego Foundation. Questa fondazione, grazie a donazioni e vendite volontarie ha acquisito zone desertiche in difficoltà, annettendole al parco statale del deserto e contribuendo a preservarle. Nel tempo ha ampliato i suoi compiti, istituendo dei veri e propri percorsi formativi rivolti a ragazzi, giovani ranger e istituendo borse di studio per diffondere la cultura del deserto e della storia americana.

Dove si trova Anza-Borrego Desert State Park

L’Anza Borrego Desert si trova tra il deserto del Mojave e la Riserva delle Biosfera dei deserti del Colorado (Colorado Deserts Biosphere Reserve), nella California del sud, sul lato orientale della contea di San Diego, con porzioni che si estendono a est nella contea di Imperial e a nord nella contea di Riverside. Si trova a circa due ore di auto da San Diego, Riverside e Palm Springs.

Come raggiungere il deserto di Anza-Borrego

Molti visitatori lo raggiungono da est o da ovest tramite le autostrade S22 e 78. Dalla costa, queste autostrade scendono dalle alture della catena montuosa peninsulare con viste spettacolari sulla grande conca del deserto del Colorado. L’autostrada S2 entra nel parco da sud fuori dall’Interstate 8.

I visitatori che arrivano da San Diego tramite le autostrade 79 e 78 hanno il piacere in più di guidare attraverso il montuoso Cuyamaca Rancho State Park, un’esperienza completamente diversa da Anza-Borrego. Le autostrade da est salgono a circa 700 m d’altezza e poi scendono di circa 600 m a valle. Laddove l’autostrada sbuca dalla vegetazione, rivela la grande conca del deserto dell’Anza-Borrego.

Mappa del deserto di Anza-Borrego State Park
Mappa del deserto di Anza-Borrego State Park – fonte www.parks.ca.gov

La valle si estende più in basso circondata da montagne tutt’intorno. Le montagne di Santa Rosa e San Jacinto sono le più alte e si trovano a nord. Le montagne sono un esempio di natura selvaggia, senza strade asfaltate (no dirt roads). C’è un unico corso d’acqua che scorre tutto l’anno nel parco, punto di ritrovo e di sopravvivenza delle pecore bighorn peninsulari (bighorn sheep), spesso chiamate bighorn del deserto.

Pochi visitatori del parco sono riusciti a vederle poiché le pecore sono giustamente prudenti. Solo gli osservatori più pazienti ogni anno riescono a vederle e contarle, per scoprire come questa specie in via di estinzione a causa dell’invasione umana.

Il periodo migliore per visitare Anza-Borrego Desert State Park

Il periodo migliore per visitare il deserto californiano di Anza-Borrego Desert State Park va da ottobre a maggio. Durante l’estate le temperature raggiungono livelli poco raccomandabili per qualsiasi attività. Noi eravamo lì a fine maggio e le strutture turistiche sarebbero rimaste aperte ancora pochi giorni in attesa del Memorial Day (l’ultimo lunedì di maggio) e poi avrebbero terminato la stagione.

Anza Borrego Desert State Park Visitor Center

Una volta a Borrego Springs, il modo più semplice per trovare il Visitor Center è guidare fino all’estremità occidentale di Palm Canyon Drive. Dal parcheggio (tariffa di $ 10 per auto al giorno), segui il marciapiede per circa 200 metri oltre l’asta della bandiera fino alle porte d’ingresso dell’edificio.

ovunque il parcheggio è a pagamento giornaliero, ma se alloggi a Borrego Springs, ti viene dato un talloncino da esporre in macchina valido come pass per il parcheggio.

Proprio per il caldo molto secco, non ci siamo azzardati ad intraprendere uno dei tanti percorsi di trekking che il deserto ha da offrire, come il Borrego Palm Canyon Trail, ma suggeriamo comunque di entrare al Visitor Center per informazioni e consigli utili sia sulle proposte che questo enorme deserto ha da offrire, sia per ricevere dei suggerimenti da persone preparate che sanno consigliare cosa fare senza incorrere nei pericoli.

L’Anza-Borrego Desert State Park Visitor Center è aperto al pubblico 7 giorni su 7 dal 1 ottobre al 31 maggio.
Dal 1 giugno al 30 settembre, invece, è aperto solo nei fine settimana.

Le sculture di Ricardo Breceda

La zona di Anza Borrego non è sempre stata un deserto. Un milione di anni fa la terra aveva foreste, ruscelli, laghi e prati erbosi. Se si potesse tornare indietro nel tempo qui, potreste vedere animali come il mammut colombiano, l’uccello gigante Aiolornis, i cammelli, uno strano animale chiamato Gomphothere e forse anche un gatto dai denti a sciabola. Sappiamo che questi animali vivevano tutti qui perché i loro fossili sono stati trovati vicino a Borrego Springs.

il Drago di Ricardo Breceda
il Drago di Ricardo Breceda

Questi animali ora sono spariti tutti, ma grazie all’opera d’arte di Ricado Breceda, uno scultore spagnolo, si possono ancora vedere, a Borrego Springs, sottoforma di grandi sculture in metallo. Ce ne sono più di 130 in tutta la valle, inclusi animali che vivono qui oggi, importanti nella storia di Borrego Springs e altri che sono puramente fantasiosi!

Scorpione e cicala nell'Anza-Borrego Desert Park
Scorpione e cicala nell’Anza-Borrego Desert Park

mappa delle sculture
mappa delle sculture

Belvedere Montezuma Valley Road

Si tratta di un punto panoramico davvero suggestivo, raggiungibile solo in auto e dista pochi chilometri da Borrego Springs; per l’esattezza si trovava davvero a poche centinaia di metri dal nostro alloggio e ci era stato consigliato dalla Ranger del Visitor Center. Lo spettacolo è davvero mozzafiato. Il momento migliore per andarci è l’imbrunire, non l’alba, per la posizione del sole. Si trova proprio su una curva della strada e il posto è ben segnalato. Come sempre quando ci si eleva un po’ nel deserto verso sera può salire un po’ di vento.

Belvedere Montezuma Valley Road
Belvedere Montezuma Valley Road

Dove soggiornare vicino all’ingresso del parco

Ci sono diverse soluzioni da poter scegliere.

Le due macro categorie di alloggio si differenziano tra campeggi e alberghi/resort. Eccone alcuni:

  • Borrego Palm Canyon
  • Fish Creek Primitive Campground
  • Sheep Canyon Campground
  • Mountain Palm Springs
  • Bow Willow Campground
  • Vern Whitaker Horse Camp
  • Tamarisk Grove Campground

I visitatori potranno prenotare i campeggi con sei mesi di anticipo, dal primo ottobre al 30 aprile.

Come per i campeggi, anche gli alberghi sono numerosi e dislocati un po’ dappertutto. Ve ne elenco alcuni, il primo dei quali è stato quello in cui abbiamo soggiornato noi. Quelli menzionati si trovano tutti a Borrego Springs e sono ordinati in base alla vicinanza dall’ingresso del parco.

  • Palm Canyon Hotel and RV Resort
  • Borrego Valley Inn
  • Stanlunds Inn and Suites
  • Borrego Springs Home with Desert and a Mountain Views
  • La Casa del Zorro
Palm Canyon Hotel and RV Resort
Palm Canyon Hotel and RV Resort – ricostruzione di un villaggio western

Dove mangiare a Borrego Springs

Borrego Springs si sviluppa lungo Palm Canyon Road. La nostra scelta sull’alloggio, forzata dalla fine della stagione, prevedeva solo il pernottamento, perciò per il mangiare ci siamo fatti consigliare alcuni locali ancora aperti in città.

Per una colazione super, siamo stati da Bighorn Fudge Company, un negozio di dolciumi che offre caffè, smoothies, torte fatte in casa, biscotti, gelato frullati e tante altre bontà che danno la carica.

Bighorn Fudge Company
Smoothies al mirtillo e Apple pie con gelato al Bighorn Fudge Company

Per il pranzo ci siamo fatti conquistare da Carlee’s Food and Spirit, un locale a ridosso della rotonda, ritrovo di bikers e Harleysti che la sera si trasforma in pub. Qui ci siamo divorati un hamburger con i fiocchi e un avocado toast da leccarsi i baffi. Ovviamente le bevande erano free refill, significa che paghi il bicchiere e poi te lo puoi far rabboccare quante volte vuoi.

Per una questione puramente economica, il terzo pasto lo abbiamo fatto… al supermercato! Ci sono diversi negozi di alimentari, tra cui il Desert Party, che era l’unico a rimanere aperto fino alle 19.

Piccolo tip! Per il bere, non comprate bibite al supermercato, approfittate quando vi fermate al distributore di benzina a far rifornimento e acquistatele lì. Distribuisce aranciata, Coca Cola, Dr. Pepper o limonata ad un prezzo davvero super conveniente e delle dimensioni extra large.

Tutti e tre i locali si trovano lungo Palm Canyon Road e sono tutti affacciati alla strada, facilissimi da individuare.

Informazione utile su Borrego Springs

Nei giorni che hanno preceduto il nostro arrivo a Borrego Springs, eravamo stati a Tombstone e il mio socio occulto, già da qualche giorno, aveva manifestato un mal di gola che andava via via crescendo di intensità. Avevamo cercato una farmacia nei dintorni della città fantasma, ma senza successo, così consultando Google, avevamo visto che proprio a Borrego Springs c’era un centro medico e dato che ci saremmo fermati due giorni abbiamo deciso di andare lì, anche perché il dolore non si stava attenuando, nonostante i 5 giorni di cure con le medicine che ci eravamo portati da casa.

Arrivati alla Borrego Health, abbiamo trovato molta cordialità e gentilezza. Già un segno premonitore della fortuna che ci stava per capitare, lo avevamo ricevuto vedendo un roadrunner attraversarci la strada davanti alla porta di ingresso. Infatti il socio occulto è riuscito a farsi visitare quel giorno stesso da un dottore. Al di là della sensazione di trovarsi come in una serie tv simil Grey’s Anatomy, l’esito della visita è stato che il mal di gola non era di tipo virale, ma batterica, curabile con 10 giorni di antibiotico.

Per fortuna che avevamo sottoscritto una assicurazione medica con Chapka Assurance, perché oltre ai 33 dollari di medicinali, quello che ci ha fatto svenire è stato il costo della prestazione sanitaria (durata circa mezz’ora, tra anticamera, “interrogatorio” sanitario e visita): 280 dollari!!!

Tra l’altro, proprio a Borrego Springs c’è una farmacia che è anche un laboratorio. quindi non sarebbe stato necessario spostarci chissà dove per comprare i medicinali. La clinica, infatti, via computer aveva inviato la ricetta dell’antibiotico al laboratorio, che nel giro di un’ora circa, aveva prodotto e confezionato appositamente per noi, nel classico flacone dal tappo bianco, con l’etichetta riportante il nome del paziente, proprio come si vede nei film.

Cosa ci ha insegnato questa storia? Mai partire per un viaggio senza un antibiotico generico.

Cosa vedere nei dintorni del deserto

Il deserto di Anza-Borrego faceva parte di un on the road, come raccontavo all’inizio. Per questo motivo, dopo la visita alle statue e ai Trail nel deserto, ci siamo spostati verso il Salton Sea, un mare formatori per un errore idrogeologico, che ha visto il suo boom negli anni Settanta, diventando un polo turistico enorme. Poi a causa dei pesticidi utilizzati nelle coltivazioni limitrofe, dei pochi affluenti e delle alte temperature che lo stanno facendo ritirare, si è tutto inquinato diventando non più balneabile e salatissimo, non si può più pescare (anche perchè quasi tutte le specie di pesci non sono sopravvissute), ribattezzato mare della morte, dove la spiaggia non è di sabbia ma di scheletri di pesci ed uccelli.

Bombay Beach, come per Salton Sea, era una spiaggia famosissima negli anni Settanta ed era considerata la spiaggia dei vip. Qui personalità come Frank Sinatra venivano a trascorre le vacanze: era proprio un posto da ricchi, con drive Inn e intrattenimento.

Salvation Mountain è un’opera d’arte realizzata da Leonard Knight che ha dedicato 28 anni della sua vita per realizzarla. È una montagna di terra, fango e carta pesta (che necessita di manutenzione continua), un tributo coloratissimo a Dio e al suo amore per l’uomo.

Di tutto questo vi parlerò più approfonditamente in un articolo dedicato, nel frattempo se volete sbirciare qualche anticipazione vi linko l’itinerario dell’on the road che comprende tutte queste belle tappe.

A poca distanza da qui si può raggiungere Coachella Vally, famosa nel mondo per un festival musicale (Coachella Valley Music and Art Festival) che ogni anno si svolge nel mezzo della valle. Partecipano artisti di fama mondiale come Beyonce, Eminem, Rihanna…

Conclusioni

La nostra visita a Borrego Springs e ad Anza-Borrego Desert Park mi è piaciuto davvero molto. L’unica cosa che cambierei, se potessi tornare, sarebbe il periodo. Fine maggio è proprio borderline per i trakking nel deserto e siamo troppo a ridosso della fine della stagione per godere appieno dei servizi offerti dai locali.

Abbiamo trovato super cordialità e ospitalità nelle persone, pronte a darci una mano nei momenti in cui ci siamo trovati in difficoltà (vedi Borrego Health) o a supportarci indirizzandoci a questo o a quel esercizio commerciale.

Il nostro on the road è poi proseguito verso la Yucca Valley e il meraviglioso Joshua Tree National Park.

Nei nostri viaggi abbiamo visitato altri parchi statali americani oltre a questo California State park, il Valley of Fire State Park: il parco americano infuocato, oppure il Red Rock State Park a Sedona.

E voi quali state parks avete visitato?

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Ciao 4 now!

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